Affari sporchi con i soldi della carità. E il porporato: “I magistrati? Porci”
C’è il retroscena della scalata di Mincione a Carige, fatta secondo la ricostruzione di questa indagine anche con i soldi di Gabriele Volpi, petroliere ed ex patron dello Spezia calcio, da questo «girati» a Torzi tramite un acquisito di azioni a prezzo maggiorato e da questo prestati a Mincione per contrastare la famiglia Malacalza, allora primo socio della banca genovese. E tutti gli investimenti spericolati compiuti con i soldi dell’Obolo: dal fondo specializzato in variabili geopolitiche alle quote d’improbabili società, dal trasporto di petrolio via fiume in Sudamerica fino ai palazzi dalle valutazioni strabilianti in acquisto e molto più ragionevoli in vendita.
C’è poi il cardinale Becciu e gli affari suoi e dei suoi familiari. Le finestre della nunziature vaticane in Egitto, Angola e Cuba rifatte tutte da una piccola falegnameria sarda. Quella del fratello del Cardinale. Ci sono gli investimenti nella birreria di famiglia e i milioni di euro partiti dalle casse vaticane e arrivati alla Coop Spes di Ozieri, che riferimento ad un altro fratello del prelato, Antonino. Solo che siccome avrebbe dato nell’occhio, i fondi passano attraverso un conto intestato alla Caritas di Ozieri con la causale «opere di carità del Santo Padre».
È proprio Becciu che trova la soluzione per evitare troppi controlli, racconta Monsignor Perlasca a verbale. Lo stesso Becciu che chiama «porci» i magistrati che stanno indagando sui fondi della Segreteria di Stato e chiede a Perlasca di cancellare le chat e di installare Signal, un’app di messaggistica, perché più sicura. Da Becciu arrivano anche i soldi a Cecilia Marogna: dovevano servire, nelle giustificazioni fornite, per liberare ostaggi in giro per il mondo: sono stati utilizzati in viaggi e beni di lusso, per i quali risultano 120 pagamenti. In un caso – una vacanza in montagna – la Marogna ha postato la foto sui social e poi pagato il conto con i fondi arrivati dal Vaticano alla sua società in Slovenia. In un caso, i soldi vengono sollecitati da Becciu alla struttura vaticana per liberare una suora prigioniera in Colombia.
LA STAMPA
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