Ddl Zan, battaglia in Senato il 13 luglio: scontro tra Pd e Lega

Adirato in aula il tono di Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega, rivolto a Pd, M5s, Leu: «Voi volete approvare la legge così com’è e il vostro atteggiamento è prendere o lasciare. E così avvelenate un clima politica nella maggioranza». Adesso la prossima mossa formale dell’iter dovrebbe essere l’inizio della discussione in aula il 13 luglio, visto che il presidente Ostellari ha apertamente dichiarato: «In una settimana non ho tempo di fare nulla di più in commissione».

Dunque in aula senza relatore e con gli appelli ai senatori che si moltiplicano dal mondo Lgbt. Il più forte di tutti quello della rete Lenford-Avvocatura per i diritti Lgbt+: «Approvatelo così com’è».Sarà una battaglia dura in aula con i voti — quasi sicuramente — a scrutinio segreto e tutte le incognite che si portano dietro. «La nostra posizione sarà molto dura con tutti gli strumenti che il regolamento ci consente», ha detto Luca Ciriani, capogruppo di Fratelli d’Italia. E anche la capogruppo delle Autonomie, Julia Unterberger, ieri ha mostrato qualche inattesa perplessità sull’approvazione in Senato, auspicando modifiche al testo: «Si può lavorare, con un po’ di buona volontà e meno rigidità si può trovare un’intesa»

CORRIERE.IT

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