Vaccini, la svolta di Figliuolo: Astrazeneca e Johnson&Johnson anche agli under 60
Del resto, come ha ricordato il presidente della conferenza delle Regioni, il friulano Massimiliano Fedriga, «bisogna continuare ad andare spediti con la campagna vaccinale e convincere gli indecisi». Che sono tanti proprio dove il virus versione Delta colpisce di più. A ieri sera circa 3,5 milioni nella fascia 60-69 e 5,2 in quella dei cinquantenni non vaccinati o immunizzati con una sola dose, perforata in più del 50% dei casi dall’ex indiana. La ministra Gelmini e lo stesso Fedriga continuano a dire che è fondamentale il ruolo dei medici di famiglia per andare a trovarli casa per casa. Ma dai microfoni del programma «Sotto inchiesta» di radioRai Claudio Cricelli, presidente della loro società scientifica Simg, per tutta risposta ha detto che «noi non siamo la municipale, i medici sono già impegnati nei loro studi per curare i propri assistiti». E non a caso più di una regione sta pensando di riaprire i cordoni della borsa per incentivarli nell’opera di moral suasion. E poi c’è la grana scuola. Il titolare dell’Istruzione Patrizio Bianchi è tornato a farsi sentire, affermando che «bisogna tornare a fare lezione in presenza e assicurando che il Generale «sta lavorando a marce forzate per vaccinare tutti». Più facile a dirsi che a farsi perché ad oggi ci sono 3,8milioni di ragazzi senza alcuna protezione vaccinale e una sacca di 216 mila tra insegnanti e personale scolastico vario che non sembra volerne sapere di mostrare il braccio. E non a caso nel palazzo del ministero della Salute serpeggia l’idea di estendere anche ai dipendenti della scuola l’obbligo vaccinale già previsto per i sanitari.
LA STAMPA
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