Coronavirus, le ultime notizie dall’Italia e dal mondo sul Covid

di Valentina Santarpia

I casi di Covid nel mondo sono oltre 184 milioni secondo i dati diffusi dalla Johns Hopkins University, mentre i decessi confermati superano i 4 milioni dall’inizio della pandemia. E in Italia l’ultimo bilancio, relativo a mercoledì 7 luglio, è di 1.010 nuovi casi e 14 morti (qui il bollettino con i dati e i bollettini che mostrano la situazione dall’inizio della pandemia: qui quelli del 2021, qui quelli del 2020).
Qui la mappa del contagio nel mondo.

Ore 15.25 – Tokyo, causa Covid non ci saranno spettatori
A causa del Covid, non saranno ammessi spettatori alle Olimpiadi di Tokyo. Lo ha annunciato il ministro con delega ai Giochi Olimpici, Tamayo Marukawa. La situazione epidemiologica aveva già convinto il governo giapponese a decretare lo stato di emergenza sanitaria a Tokyo per tutta la durata dei Giochi Olimpici, che si terranno dal 23 luglio all’8 agosto. Lo stato di emergenza entrerà in vigore il 12 luglio e resterà fino al 22 agosto. Bar e ristoranti non potranno servire alcolici e dovranno chiudere entro le 20:00. In Giappone si è aa lungo discusso se posticipare o addirittura cancellare le Olimpiadi a causa dell’aumento dei casi Covid. Alla fine è giunta del decisione del governo: «Prendendo in considerazione l’effetto delle varianti del coronavirus e per non lasciare che i contagi si diffondano nuovamente nel resto del Paese, dobbiamo rafforzare le nostre contromisure», ha spiegato il primo ministro, Yoshihide Suga.

Ore 14.40 – Oms ammonisce: «Valutare se viaggiare»
«Quest’estate, se vuoi viaggiare, pensa bene alla necessità» di partire. E «se decidi di farlo, fallo in sicurezza». Ammonisce così via Twitter l’Oms Europa. Sul social il braccio europeo dell’Organizzazione mondiale della sanità lancia l’hashtag «SummerSense» e pubblica un’infografica: «Quest’estate – si legge – valutate attentamente la necessità di viaggiare. Viaggiare non è senza rischi».

Ore 14.13 – Immunologa Viola: «Gestire il virus come un’influenza è possibile e necessario»
«Nel Regno Unito Boris Johnson decide di abbandonare le restrizioni e dice che d’ora in avanti il Sars-CoV-2 sarà gestito come il virus dell’influenza. È possibile? Non solo è possibile, è necessario». Lo scrive su Facebook l’immunologa dell’università di Padova Antonella Viola. Aggiungendo: «Il virus continuerà a circolare. Ci contageremo, ma saremo protetti dalle forme gravi della malattia grazie ai vaccini. Finché la risposta immunitaria generata dalla vaccinazione terrà vuoti gli ospedali, non dovremo fare altro». Invece, «se l’immunità dovesse indebolirsi troppo nel tempo, o se il virus dovesse mutare troppo, dovremo far ricorso a ulteriori vaccinazioni (rispettivamente con terza dose o con vaccino aggiornato). Ma per ora lo scenario è quello immaginato dal Regno Unito. Ma prima serve vaccinare tutti».

Ore 13.03 – Regno Unito, dal 19 luglio niente quarantena per i vaccinati che provengono dall’Italia (e da altri Paesi)
Chi rientra in Gran Bretagna dall’Italia e ha ottenuto entrambe le dose del vaccino non dovrà più fare la quarantena. Lo ha confermato il ministro dei Trasporti britannico Grant Shapps, spiegando che la misura si applica a tutte le persone che hanno completato l’iter vaccinale da almeno 14 giorni e che provengono dai Paesi inseriti nella cosiddetta «lista ambra». Oltre che dall’Italia, quindi, non dovrà auto isolarsi chi proviene ad esempio da Grecia, Spagna, Portogallo, Austria, Belgio e Olanda, per citarne alcuni. La misura si applica, oltre che ai vaccinati, anche ai minori di 18 anni.

Ore 12.30- Oltre 500 infezioni per terzo giorno in Israele
Per il terzo giorno consecutivo Israele ha registrato oltre 500 nuove infezioni a causa della variante Delta. Secondo il ministero della sanità i casi sono stati 518 a fronte di 74.421 tamponi effettuati con un tasso di positività che resta allo 0.7%. I malati gravi sono saliti ad almeno 46 con un raddoppio rispetto ad una settimana fa e l’ultima vittima (in totale ad ora sono 6.429) è stato un uomo di 86 anni, doppiamente vaccinato, morto a Haifa per complicazioni del covid. Inoltre su un passeggero arrivato dall’estero all’aeroporto Ben Gurion è stata riscontrata, per la prima volta in Israele, la variante Delta plus. Per arginare la diffusione della variante, dopo mesi di riaperture e allentamenti delle restrizioni sanitarie, il governo israeliano ha deciso nuove chiusure e limitazioni, per la prima volta dallo scorso gennaio. Tra le nuove misure varate dall’esecutivo c’è il ritorno dell’obbligo di indossare la mascherina al chiuso e sui mezzi pubblici, la riapertura dei centri di diagnosi, la reintroduzione di una quarantena restrittiva per i viaggiatori e più i test sui bambini.

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