“Impreparati alla rivoluzione del digitale”, a rischio un milione e mezzo di lavoratori

Il sostegno proattivo, alla luce di ciò, dovrebbe continuare, come nota Stefano Scarpetta, direttore del Dipartimento per l’impiego, il lavoro e gli affari sociali dell’Ocse. «Al picco della crisi, sussidi simili alla cassa nell’area Ocse hanno sostenuto circa 60 milioni di posti di lavoro, il 20% del totale. Secondo le nostre stime, ciò ha permesso di salvare fino a 21 milioni di posti di lavoro», spiega. E rilancia: «Nei prossimi mesi, occorre concentrare i sussidi in quei settori la cui attività rimane limitata. Allo stesso tempo, con la progressiva rimozione del blocco dei licenziamenti, diviene particolarmente importante sostenere i lavoratori che corrono il rischio di perdere il posto e stimolare la creazione di impieghi nei settori ripartiti con maggior slancio», rimarca Scarpetta. Questioni che per l’Italia sono già prioritarie.

LA STAMPA

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