Italia-Inghilterra, le pagelle degli azzurri: Donnarumma l’eroe, Chiellini e Verratti magici
Guglielmo Buccheri
DALL’INVIATO A LONDRA.
9 DONNARUMMA
Non
aveva mai giocato un grande torneo. Non poteva farlo, a 22 anni e con
un Mondiale fallito ancor prima che cominciasse: gioca il primo e arriva
sul tetto d’Europa. Dopo Morata, ipnotizza Sancho e Saka: tre assalti
di rigore, tre parate. Le ultime due ci valgono il trionfo nella notte
più bella: se l’Italia è campione, le mani sono del portiere numero uno
al mondo. Gigio ha regalato un sogno a tutta l’Italia. 5,5 DI LORENZO
Distrazione
fatale: sull’invito in area di Trippier, stringe verso il cuore
dell’area preoccupato non si sa di che cosa e, così, Shaw è libero di
prendere la mira e di beffarci. A Wembley, per una volta, fa fatica e
non solo per demeriti personali visto che l’Inghilterra dà il meglio
sulle fasce.
8,5 BONUCCI
Quanti
lanci lunghi fuori giri: nella prima metà si libera del pallone troppo
frettolosamente, ma è l’unico che prova ad alzare il nostro baricentro.
Quanta abilità nel capire che il colpo di testa di Verratti poteva
rimanere là dopo aver sbattuto sul palo: segna come un rapace. E quanta
esperienza nel tagliare la strada al funambolo Sterling: grande duello.
Dal dischetto è un mago.
7,5 CHIELLINI
Il
problema non è quando Kane fa il centravanti: il punto debole è se il
capitano di casa fa il regista avanzato e gli accade spesso. Se c’è una
marcatura uno contro uno, esce sempre a testa alta.
6,5 EMERSON
Il
desiderio di conquistare metri e spazio non gli manca, peccato lo
faccia con il freno a mano e con la paura di essere infilato dal vivace
Trippier (dal 13’ st FLORENZI SV).
5,5 BARELLA
Là
in mezzo gira meglio a Rice e Philips: il ragazzo dal cuore d’oro non
ha la forza di ritagliarsi un po’ di gloria perché dà la sensazione di
avere le pile scariche. E uno come lui senza il pieno di benzina torna
normale (dal 9’ st CRISTANTE 6,5: dà sostanza in mezzo e dà e quella copertura su uno dei due trequartisti inglesi che ci mancava).
6 JORGINHO
Meno preciso del solito, migliora in corso d’opera sfruttando il calo di tensione della coppia Rice-Philips.
7 VERRATTI
Il
clima inglese ne esalta la parte meno conosciuta: sa farsi rispettare
nei contrasti e per buttarlo giù ce ne vuole. Vince per l’atteggiamento
da leader (dal 7’ pts LOCATELLI 6: ordinato).
7,5 CHIESA
Nella
prima parte l’unico nostro pericolo alla porta di Pickford lo crea il
bianconero: assolo in slalom e tiro a lato. Nella seconda parte stessa
storia: un suo tiro costringe Pickford al tuffo salvifico e, per noi, è
come se fosse suonata la sveglia (dal 41’ st BERNARDESCHI 7: prima la Spagna, ora gli inglesi: di rigore è un maestro).
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