Ddl Zan, bagarre al Senato: ma le pregiudiziali per fermare la legge vengono bocciate | Renzi: “Accordo a un passo” | Salvini: “Superare ideologie”
Insulti, urla e fischietti in Aula, Lega chiede mediazione che però salta – Il
ddl Zan è arrivato al Senato “in un clima incandescente”, come lo ha
definito la stessa presidente del Senato Elisabetta Casellati durante la
tesa seduta fra urla, insulti e fischietti in Aula. “Gli europei li
abbiamo già vinti, non voglio un clima da stadio”, aveva
chiosato Casellati per calmare gli animi. Il caos è scoppiato dopo
l’accoglimento da parte di Casellati della richiesta del presidente
della commissione Andrea Ostellari (Lega) di una riunione dei capigruppo
per verificare la possibilità di una mediazione su un testo modificato.
Pd, Leu e M5s hanno contestato la richiesta di Ostellari ricordando che
l’Aula ha già votato per la calendarizzazione del ddl Zan e “non si
può tornare indietro”, come ha spiegato l’ex presidente del Senato
Pietro Grasso in un concitato intervento.
Iv, Fi e Fdi hanno appoggiato la richiesta di Ostellari. Casellati ha
poi sospeso la seduta e convocato la capigruppo precisando che la
decisione di riunirla era stata presa indipendentemente dalla richiesta
di Ostellari.
M5s: “Lega non interessata a mediazione, si voti in Aula”
“La Commissione Giustizia è stata calpestata nelle sue prerogative, il presidente Ostellari ci ha impedito il voto anche sulla calendarizzazione. Ora bisogna rispettare il voto dell’aula del Senato sulla calendarizzazione del provvedimento e avviare la discussione generale sul ddl Zan”. Lo ha detto in Aula Alessandra Maiorino, senatrice del M5s, aggiungendo che “una mediazione sarebbe possibile se chi vuole mediare fosse davvero interessato ai diritti delle persone. Così non è. La Lega ha sempre negato che esista un problema di omotransfobia”.
TGCOM
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