Ddl Zan, Salvini: “Slitterà tutto dopo l’estate, i cattolici del Pd ascolteranno il Papa”
AMEDEO LA MATTINA
ROMA. Matteo Salvini entra a Palazzo Madama con calma, con la convinzione che sul ddl Zan il Pd si farà male. Molto male. «Letta deve decidere se vuole portare a casa una legge modificata ma salvando le parti essenziali contro l’omofobia oppure trovarsi con un pugno di mosche in mano. Pensa che figura che farebbe! Come primo risultato della sua segreteria sarebbe un disastro».
Ridacchia, pregusta la sconfitta dell’alleato-avversario di maggioranza. Il leader della Lega infila un corridoio felpato del Senato. Passa davanti alla pasionaria dei diritti civili Monica Cirinnà, che gli lancia uno sguardo sdegnato. Per la senatrice del Pd non se ne parla di cambiare, neanche una virgola. Le facciamo presente che anche i 5 Stelle stanno valutando qualche cambiamento per portare a casa il risultato. Ad esempio Alessandro Maiorino dei 5 Stelle, che in commissione Giustizia ha difeso a spada tratta il provvedimento, ammette che potrebbero essere cancellati gli articoli 1 e 4 che definiscono l’identità di genere e garantiscono la pluralità delle idee, «purché non idonee a determinare il concreto pericolo di atti discriminatori o violenti». «Sono più che altro orpelli – spiega Maiorino – ma oltre non si può andare con i cambiamenti. Certo, se ci saranno cambiamenti al Senato bisognerebbe ritornare alla Camera per l’approvazione finale, ma non ci sarebbero problemi: lì abbiamo una maggioranza robusta. Qui invece…».
«E infatti – le fa osservare Franco Grillini, fondatore dell’Arcigay – vi avevo proposto di iniziare dalla Camera e non dal Senato. Un grave errore». Lo aveva detto pure alla Cirinnà, che adesso vuole andare avanti come un caterpillar. «Non si cambia nulla, anche Letta è d’accordo». Qualche timore per il voto segreto però ce l’ha: «Qualcosa perderemo per strada, ma meglio una sconfitta onorevole che perdere la dignità». Maiorino vorrebbe evitare di rischiare il muro contro muro in aula. Un po’ di flessibilità servirebbe per attivare i voti dal fronte opposto. «Io sono convinta che il voto segreto ci porterà più voti. Sono certa che una parte di Forza Italia nel segreto dell’urna voterà il ddl Zan. Forse pure senza cambiamenti».
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