Ddl Zan, Salvini: “Slitterà tutto dopo l’estate, i cattolici del Pd ascolteranno il Papa”

Chissà quanto siano corrette tutte queste previsioni, anche quella di Salvini sicuro dello scivolone che attende Letta. Prima di infilarsi in aula, dove andrà a ribadire l’appello per un testo condiviso, dice che il voto segreto darà una sveglia al segretario del Pd, gli farà capire come stanno le cose. Basta vedere la votazione sulle pregiudiziali di costituzionali nel tardo pomeriggio: 136 contrari, 124 favorevoli. «Ecco, questo voto conferma che il Ddl Zan rischia di non avere i numeri. A scrutinio segreto poi – spiega il capo leghista – può succedere di tutto, ne vedremo delle belle». Può succedere pure che una parte di Forza Italia voti a favore del ddl Zan? «Su questo avrei qualche dubbio – risponde Salvini – e anche se dovesse succedere, ci saranno altrettanti voti dei cattolici del Pd, che vogliono seguire il Santo Padre, a compensare». A Salvini non basta togliere gli articoli 1 e 4. «Togliamo quello che divide, teniamo la parte più importante». Vorrebbe che venisse eliminata la norma che attribuisce al giudice l’arbitrarietà nell’interpretare l’istigazione alla discriminazione. «Il povero parroco o chiunque in un comizio o in tv esprima la sua opinione sulla famiglia tradizionale, sulla distinzione naturale tra uomo e donna può essere accusato e condannato. Il problema – precisa Salvini – non è l’aggravante su siamo d’accordo ma l’introduzione del reato d’opinione. Quindi meno spazio di interpretazione ai giudici e tribunali. Un reato deve essere chiaro». Per Salvini, comunque, l’iter parlamentare andrà per le lunghe tra discussione generale e votazioni sugli emendamenti. «Non escludo che si finisca a dopo l’estate».

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