Serve un obbligo per tornare liberi
Torniamo a questo punto al ragionamento cui ho già accennato e proviamo a formularlo in maniera semplice. Se è vero, com’è vero, che lo scopo è il ritorno alla normalità e se è vero, com’è vero, che il mezzo per tornare alla normalità è contenere la circolazione del virus – cosa che è possibile solo attraverso la vaccinazione quasi totale della popolazione – allora ci si deve vaccinare. Si tratta in fondo di un ragionamento banale: è desiderabile ottenere x; fare y è un mezzo per ottenere x; è necessario fare y. Detto in termini forbiti – di cui forse non c’è bisogno, ma che talvolta non guastano –, siamo in presenza di un sillogismo pratico, la cui conclusione è un’azione: vaccinarsi. Ma che c’entra il sillogismo pratico con l’obbligo vaccinale? Forse qualcuno se lo starà chiedendo, pensando che sono fuori tema, e che la questione chiave dell’obbligo vaccinale è quella della restrizione delle libertà individuali. La risposta, però, è ancora una volta semplice: siccome c’è chi rifiuta la razionalità del sillogismo pratico che ho appena esposto e che, quindi, rifiuta di vaccinarsi, è necessario obbligarlo. Proprio per salvaguardare la finalità comune che è il ritorno alla normalità. Inutile ripetere per l’ennesima volta che la libertà di nuocere agli altri non è libertà, che anche il padre del liberalismo, John Stuart Mill, ha spiegato che nessuno può invocare il principio di libertà per giustificare azioni che privano gli altri della propria libertà, o che la libertà va sempre di pari passo con la responsabilità. Tutto giusto, certo! Ma non necessario. L’obbligo vaccinale, infatti, è solo la conseguenza del fatto che alcune persone, pur desiderando la normalità, non fanno nulla per ritrovarla. Non ragionano, non ascoltano, vogliono al tempo stesso l’uovo e la gallina senza capire che non è possibile. Evocano ipotetici effetti a lungo termine dei vaccini e ignorano i reali effetti a corto, medio e lungo termine del virus. Vogliono viaggiare, andare al ristorante, abbracciarsi e baciarsi – come tutti –, ma non vogliono darsi i mezzi per poterlo fare. In una situazione del genere, l’obbligo non cancella alcuna libertà. L’obbligo, al contrario, libera chiunque è prigioniero dei pregiudizi, dell’ignoranza e, a volte, persino della follia.
LA STAMPA
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