Le inondazioni cambiano faccia alla Germania e alla sua campagna elettorale

TOPSHOT - An aerial view shows the damaged village of Iversheim in western Germany, on July 18, 2021....
TOPSHOT – An aerial view shows the damaged village of Iversheim in western Germany, on July 18, 2021. – The death toll from devastating floods has risen to 156 in Germany, police said July 18, bringing the total to at least 183 fatalities from the disaster in western Europe. (Photo by SEBASTIEN BOZON / AFP)

Di fronte a quasi duecento vittime, oltre mille dispersi e danni incalcolabili per le inondazioni in Renania-Palatinato e Nordreno-Vestfalia, la Germania si concentra sulla priorità di prestare soccorso alla popolazione colpita da una catastrofe senza precedenti. Primum vivere, poi ci sarà il tempo per ragionare su cause ed effetti del disastro e sulle misure da adottare per prevenire o contenere nuovi sconvolgimenti della natura. Non è l’ora di polemiche di parte o rimpalli di responsabilità. Verranno anche quelli, ma al momento opportuno. Tuttavia, tra incredulità e angoscia, molti pensieri corrono ai mutamenti climatici, all’azione dell’uomo sull’ambiente, a correttivi e proposte.

A due mesi dalle elezioni federali sarebbe naturale la tentazione di speculazioni politiche, da un lato o dall’altro, ma oggi prevale un altro copione. Armin Laschet candidato della Cdu alla Cancelleria, al netto dell’infelice immagine di ilarità (i social non perdonano), chiude la partita in difesa, la politica non si cambia in un giorno.  La leader dei Verdi Annalena Baerbock, bersagliata da settimane per errori e leggerezze nella campagna elettorale, interrompe le vacanze, visita i comuni più colpiti ed esclude fotografi e telecamere. Potrebbe rivendicare anni di impegno e programmi di tutela dell’ambiente, invece valuta in silenzio la portata dell’enorme valanga di acqua e fango, senza scivolare nel “ve l’avevo detto”. Nessuna reazione a caldo, è l’ora delle analisi e della misura, non della propaganda, in Germania la politica sa di dover fare i conti con un’opinione pubblica esigente.

In ogni caso anche l’inondazione, “la distruzione surreale” dice Angela Merkel, impatterà sulla politica, l’agenda ecologica sarà studiata con più attenzione. Chi se ne avvantaggerà? Si promettono aiuti e interventi di emergenza per miliardi di Euro a livello federale insieme a piani di lungo periodo per tenere in maggiore considerazione la natura e le sue leggi inviolabili. E’ possibile, non scontato, che siano i Verdi a suscitare più attenzione presso gli elettori che il 26 settembre rinnoveranno il Bundestag, chiamato a esprimere poi il prossimo governo federale, mentre a giudicare dalle intenzioni di voto è più che probabile che gli stessi Verdi, dopo sedici anni di opposizione,  entrino comunque al governo, più verosimilmente con la Cdu che con la Spd.

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