Pensioni e Quota 100: torna Fornero. L’ex ministra nella task force di Draghi
L’aumento del tasso di occupazione per gli anziani
Ma c’è un’altra battaglia che Fornero ha intenzione d’intestarsi e che suonerà impopolare: quella per l’aumento del tasso di occupazione tra gli anziani« purché in buona salute». Detto così, fa accapponare la pelle di quanti battagliano per ridurre la quota dei «neet»
(senza impiego, nè istruzione) tra i giovani. Ma acquista senso
guardando i costi crescenti dei prepensionamenti che non hanno creato
nuova occupazione.
«Non serve mettere a riposo i genitori per dare
una chance ai figli», dice infatti la professoressa che, da ministro,
già si era attirata un mare di critiche sostenendo che «i giovani non
devono essere troppo choosy »,
cioè esigenti, nella ricerca del lavoro: «La priorità del nostro Paese è
creare occupazione e avere più persone al lavoro, non anticipare il
pensionamento».
«Terapie pazienti e sapienti»
Insomma, c’è da credere che il ruolo che Fornero avrà da consulente del governo Draghi sarà una volta di più quello di una sorta di «grillo parlante». Che è, d’altra parte, il compito che la professoressa assegna agli esperti come lei.
Prima di essere designata, Fornero si chiedeva proprio perché oggi, diversamente dal passato, ai tecnici venga chiesto di «portare scelte che la politica non può (o non vuole) affrontare», magari poi pronta a «rivendicarne i meriti o a addossare ai tecnici lo scontento» prodotto.
La sua risposta è stata che, di fronte a problemi non solo complessi ma anche strutturali, sono necessarie «terapie pazienti e sapienti» che la politica da sola non sa più produrre, schiacciata com’è sull’orizzonte delle «prossime elezioni». Partiti e sindacati sono avvisati.
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