Processi in bilico: dalla strage di Viareggio a Rigopiano, i procedimenti a rischio con la riforma
NDRANGHETA: Alla sbarra 325 imputati, difficile rispettare i tempi
Il processo “Rinascita Scott” contro la ‘ndrangheta del vibonese si preannuncia dalle enormi dimensioni. Quindi è molto difficile che possa rispettare i tempi imposti dalla riforma Cartabia. Il pericolo che venga affossato per colpa della prescrizione è purtroppo abbastanza realistico. In tutto ci sono 325 imputati, cui si aggiungeranno altre 4 persone già a processo con il giudizio immediato. Le parti offese individuate dalla Procura distrettuale sono 224, ma meno di 30 si sono costituite parti civili e fra loro figurano diversi Comuni del Vibonese. I capi di imputazione sono in totale 438. Circa 600 gli avvocati impegnati nel collegio di difesa degli imputati.
IL TRAGHETTO IN FIAMME: Una fine anticipata per il caso Moby Prince
Nella nostra storia giudiziaria ci sono esempi degli effetti che avrebbero potuto essere generati dalla riforma se fosse stata già in vigore. Un esempio è il disastro del Moby Prince, avvenuto il 10 aprile 1991, quando il traghetto entrò in collisione con la petroliera Agip Abruzzo nella rada del porto di Livorno portando alla morte di 140 persone. Tutto a causa dell’incendio seguito all’urto. Purtroppo, la sentenza ha rigettato l’istanza dei familiari per intervenuta prescrizione, giustificando il fatto che l’ultimo processo della sezione penale della Corte di Appello di Firenze risulta chiuso a febbraio 1998. Se fosse stata in vigore la riforma Cartabia la prescrizione sarebbe stata ancora più veloce.
TRATTATIVA STATO-MAFIA: In ballo c’è la conferma delle condanne inflitte
I fatti risalgono a ben 10 anni fa e a settembre il reato cadrà in prescrizione. Si tratta della morte di Martina Rossi, la studentessa genovese di 20 anni precipitata la notte del 3 agosto 2011 dal sesto piano di un albergo a Palma di Maiorca, dov’era in vacanza con le amiche, mentre, secondo l’accusa, sfuggiva a un tentativo di stupro. Lo scorso aprile sono stati condannati, in appello bis, a tre anni di carcere per tentata violenza di gruppo Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi. Entrambi erano già stati condannati in primo grado, poi assolti in appello e infine, dopo una sentenza della Cassazione, tornati al giudizio di secondo grado a Firenze.
OMICIDIO MARTINA ROSSI: Tra due mesi scadono i termini per l’aula
I fatti risalgono a ben 10 anni fa e a settembre il reato cadrà in prescrizione. Si tratta della morte di Martina Rossi, la studentessa genovese di 20 anni precipitata la notte del 3 agosto 2011 dal sesto piano di un albergo a Palma di Maiorca, dov’era in vacanza con le amiche, mentre, secondo l’accusa, sfuggiva a un tentativo di stupro. Lo scorso aprile sono stati condannati, in appello bis, a tre anni di carcere per tentata violenza di gruppo Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi. Entrambi erano già stati condannati in prido grado, poi assolti in appello e infine, dopo una sentenza della Cassazione, tornati al giudizio di secondo grado a Firenze.
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