Salvini: «Draghi? Sono rimasto male. Io vaccinato per scelta, non voglio imporre nulla»

di Cesare Zapperi

Il leader della Lega: «Capisco chi si lamenta del lasciapassare. Non abbiamo i numeri per bloccare la decisione Ma eviteremo ulteriori obblighi inaccettabili»

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Segretario, com’è che ha fatto la prima dose di vaccino giusto dopo l’introduzione del Green pass da parte del governo? Temeva di non poter andare al Papeete?
«Ma no, non scherziamo, la vaccinazione era stata prenotata per tempo, mica si può decidere dalla sera alla mattina…» risponde il leader della Lega Matteo Salvini.

Lei era contrario al Green pass ma il consiglio dei ministri l’ha approvato.
«E resto contrario. Abbiamo cercato di limitare i danni che sarebbero derivati nel caso di applicazione estensiva (nei bar, sui treni, nei luoghi di lavoro). Avremmo tolto i diritti civili a 30 milioni di persone. Vedremo fra 15 giorni».

La contrarietà leghista non ha fermato Draghi.
«Il presidente ha fatto questa scelta d’intesa con Speranza. Noi avremmo agito diversamente. A differenza dei 5 Stelle che minacciano e poi non fanno nulla, noi se abbiamo qualcosa da dire lo diciamo a voce alta ma non mettiamo a rischio gli equilibri».

Draghi è stato molto duro con lei. Ci è rimasto male?
«Sono rimasto stupito negativamente. Ma non voglio commentare le sue parole».

Vi siete sentiti dopo quell’uscita?
«No, l’avevo sentito prima del Consiglio dei ministri e avevamo dialogato amabilmente su tante questioni. Se aveva qualche osservazione da muovermi poteva dirmelo al telefono e non attraverso una conferenza stampa».

Eppure, finora lei è stato il più «draghiano» della maggioranza.
«Mah. Un giorno Letta mi dà quasi dell’assassino perché ho detto che un cittadino di Voghera ha diritto di difendersi se viene aggredito. Il giorno dopo, pur non essendo un No Vax, mi vedo attribuite colpe che non ho. Anche basta, direi…».

Il vostro no al green pass non è stato considerato?
«Siamo stati gli unici ad opporsi in Consiglio dei ministri. Non abbiamo i numeri per bloccare la decisione. Abbiamo messo agli atti il nostro dissenso e adesso attendiamo di vedere come si evolverà la situazione».

Sulle sue pagine social molti sostenitori la accusano per non aver bloccato tutto.
«Capisco i tanti che si lamentano. A loro dico di avere fiducia, noi non cambieremo idea e ci batteremo sempre per tutelare la libertà di scelta e per evitare che vengano imposti obblighi (per esempio a scuola) inaccettabili».

A lei non piacerà il green pass, ma ieri è scattata la corsa alla vaccinazione. Forse è stata una mossa utile.
«Io sono per la libertà di scelta. Da vaccinato non voglio imporre niente a nessuno. Se tanti hanno deciso di sottoporsi alla vaccinazione sono contento per loro. Però, stiamo attenti alle controindicazioni».

A cosa si riferisce?
«Ho passato la giornata al telefono con imprenditori, ristoratori, responsabili di agenzie di viaggio preoccupati per il crollo delle prenotazioni. Anche le associazioni di categoria hanno lanciato l’allarme. Siamo sicuri che non stiamo facendo danni?».

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