Uniti in nome delle diversità, la sfilata che libera l’orizzonte
Mohamed Sbihi, oro nel canottaggio a Rio, ha scoperto il suo talento in un programma scolastico che mira ad avvicinare figli di immigrati a sport fuori dalla loro origine. E Patrick Mills, primo aborigeno a sventolare la bandiera aussie dice: «È un privilegio rappresentare un gruppo preciso di persone che spesso non hanno avuto voce e insieme tutta l’Australia». In questa Olimpiade c’è un’Europa nera con Paola Egonu e un’Africa con il volto del triatleta magrebino Mehdi Essadiq. Un medico che vive in Francia e ha un padre mezzo spagnolo. Atleti da record che lasciano i loro gesti in una notte senza limiti.
LA STAMPA
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