Incendi Sardegna: mille sfollati. Pm: “Non escludiamo alcuna pista”. Le notizie di oggi
di RITA BARTOLOMEI
Oristano, 26 luglio 2021 – Sessanta ore di roghi, 1.000 sfollati, migliaia di uomini impegnati sul fronte del fuoco in Sardegna che ancora non è stato piegato, alimentato dal vento che cambia continuamente direzione, e avrebbe già divorato 20mila ettari, tra l’Oristanese e il Nuorese. Coldiretti lancia l’allarme: ci vorranno 15 anni per rivedere boschi e macchia mediterranea com’erano. E’ stata un’altra notte di lavoro senza sosta. Gli investigatori sono al lavoro sulle cause del disastro. “Al momento non si può escludere alcuna pista – dichiara Ezio Domenico Basso, il procuratore di Oristano -. L’origine può essere dolosa o colposa, per negliglenza o imprudenza, ma può trattarsi anche di un fatto assolutamente imprevedibile. Sono in corso accertamernti da parte del nucleo specializzato del corpo forestale regionale, che ha una competenza specifica su questo tipo di reati. Al momento la priorità è contenere una situazione che è tutto meno che semplice da gestire. L’impatto ambientale è sicuramente devastante. Ci sono piccole realtà imprenditoriali che hanno subito danni enormi”.
Stamane 5 canadair sono tornati in azione, mezzi indispensabili per raggiungere località spesso impervie. Apocalittiche le immagini che arrivano dal luogo del disastro: animali uccisi, case e aziende danneggiate, residenti e turisti in fuga, in cenere simboli come l’olivastro di Cuglieri, una
pianta millenaria. Immagini che hanno colpito al cuore l’Italia e non
solo. Si è salvato, come ricorda Coldiretti Sardegna, Sa Roda Manna, tra
Scano Montiferro e Santu Lussurgiu, un ettaro di lecci, agrifogli
alti più di trenta metri, liane, piante centenarie e già sfiorate dal
grande incendio del ’94.
Rolando Manfredini,
responsabile qualità di Coldiretti, rimarca i numeri: “Quindici anni per
la ripartenza è una media rispetto alle essenze vegetali che ci sono,
la quercia da sughero ne richiede 20,
la macchia mediterranea invece fa un po’ prima. L’estensione degli
incendi è drammatica, 20mila ettari compromessi sono un disastro. Anche
per la biodiversità“.
La protezione civile ha fatto scattare il meccanismo di aiuto europeo, sono già arrivati due canadair dalla Grecia, altrettanti sono attesi a breve dalla Francia.
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