Covid, in Italia è partita la quarta ondata? Pregliasco: «Numeri brutti, ma spero sia un colpo di coda»
Però sono abbastanza frequenti i disturbi minori come la febbre, che può arrivare anche a temperature oltre i 39 gradi, i dolori ossei e muscolari, la stanchezza. Situazioni che creano qualche diffidenza. Non è d’accordo?
«Anche da questo punto di vista occorre tranquillizzare. Tutti i vaccini possono dare qualche effetto collaterale: di quelli anti-Covid si sente parlare molto perché tantissime persone ricevono il vaccino. Sono disturbi che si risolvono nel giro di un giorno o due (qui la spiegazione nel dettaglio, ndr)».
A cosa vanno attribuiti?
«Allo stato di infiammazione che si crea quando il sistema immunitario comincia a reagire al vaccino, producendo anticorpi e attivando le sue cellule di difesa».
Secondo uno studio appena pubblicato, l’efficacia del vaccino Pfizer diminuisce dopo 6 mesi. Occorre cominciare a pensare alla terza dose?
«Israele (che aveva già segnalato questa situazione, ndr) sta cominciando a somministrarla agli ultrasessantenni. Le decisioni future dipenderanno dall’andamento dei contagi e dalla disponibilità dei preparati. E potrebbero sollevare qualche problema etico dal momento che buona parte del mondo non è ancora vaccinata».
Si discute molto di green pass. Al di là di considerazioni politiche, ha una ragione d’essere dal punto di vista sanitario?
«Il green pass è un elemento che può rendere un contesto più sereno e diminuisce il rischio di contagio, anche se non lo azzera».
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