Zona gialla: le regole e i rischi in Sicilia, Sardegna e Lazio. In arrivo un nuovo decreto per il green pass su treni e aerei
I timori per Sicilia, Sardegna e Lazio. Dall’allungamento della lista dei luoghi in cui è richiesto il certificato alla riduzione dei posti su bus e tram: le strategie per contenere i contagi e scongiurare la Dad
Allungare la lista dei luoghi dove sarà obbligatorio entrare con il «green pass» per fermare l’avanzata della variante Delta del Covid-19. È l’obiettivo del governo che la prossima settimana approverà il decreto per imporre la certificazione verde su treni, navi e aerei, ma anche per fissare le misure per il ritorno in classe di tutti gli studenti. La curva epidemiologica torna a salire, il cambio dei parametri inserito nel provvedimento varato il 22 luglio scorso impedisce a otto Regioni di tornare in zona gialla, ma anche i ricoveri sono in aumento e dopo Ferragosto c’è il rischio che in alcune aree tornino le restrizioni. L’ultimo bollettino della struttura guidata dal commissario Francesco Paolo Figliuolo certifica che sono stati vaccinati con doppia dose quasi 32 milioni di italiani. Ancora troppo pochi rispetto alla totalità della popolazione e dunque si cercherà di potenziare la campagna per incrementare il numero delle persone immunizzate.
Otto sopra 50 casi
L’ultimo decreto del governo stabilisce che si passa in zona gialla con un’incidenza di nuovi casi settimanali pari a 50 per 100 mila abitanti, ma con una percentuale di ricoverati in area medica pari al 15% e in terapia intensiva pari al 10%. Nell’ultima settimana otto regioni hanno superato i 50 casi — Emilia-Romagna (71,5), Lazio (87,5), Liguria (53,6), Sardegna (136,2), Sicilia (80,9), Toscana (94,5), Umbria (81,6) e Veneto (81) — portando la media nazionale a 58. Tutte sono ancora sotto la soglia critica di ospedalizzazioni, ma il trend è preoccupante e gli esperti raccomandano massima attenzione e uso delle protezioni quando ci si trova in situazioni e in luoghi affollati.
A rischio «giallo»
I timori maggiori riguardano la Sicilia, dove la percentuale dei ricoverati in area medica ha raggiunto l’8% e in terapia intensiva il 4,7%. Sorvegliate speciali sono la Sardegna, con il 4,4% dei posti occupati nei reparti e il 4,2% in terapia intensiva, e il Lazio, con il 4 % in area medica e il 3,7% in terapia intensiva. La soglia critica è ancora lontana, ma la velocità di diffusione del virus non lascia tranquilli. Per questo si sono intensificati gli appelli dei governatori a mantenere alta l’attenzione e soprattutto a vaccinarsi.
Le mascherine
In zona gialla tornano infatti alcune restrizioni, compreso l’obbligo di mascherina all’aperto per tutti i cittadini che hanno più di 6 anni. Si può andare nei bar e nei ristoranti all’aperto a pranzo e a cena, ma soltanto con consumo al tavolo. Al chiuso si può invece andare nei bar e nei ristoranti solo fino alle 18.
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