Asse Pd-M5S-Leu per una legge sul fine vita: “Se il centrodestra non ci sta, avanti da soli”

Il pericolo di finire di nuovo in un pantano è concreto, quasi visibile all’orizzonte, ma «se non approviamo un testo – prosegue Bazoli –, allora lasceremo tutto in mano ai giudici, che dovranno di volta in volta decidere sui singoli casi, mettendo a rischio l’uniformità delle loro valutazioni su tutto il territorio nazionale. Spero quindi che cambi l’atteggiamento del centrodestra alla ripresa dei lavori». Nonostante i timori per il freno messo al ddl Zan da Italia viva, i renziani sono riusciti a rasserenare i Dem, lavorando in sintonia anche con M5S e Leu, «senza mai mettersi di traverso», assicura Bazoli. Un asse, questo, che dovrà però reggere anche in Senato, dove senza Iv non c’è maggioranza e il centrodestra potrebbe riuscire a far arenare definitivamente la legge. Gli uomini di Leu vedono un rischio in pi e con il loro capogruppo alla Camera, Federico Fornaro, chiedono di trovare rapidamente una sintesi, perché il voler «cercare di scrivere un testo condiviso non può essere un alibi per continuare a non fare nulla. Nessuno vuole negare la delicatezza etica di una legge sul fine vita, ma non si può continuare a non affrontare la questione, perché sulla carta divisiva».

LA STAMPA

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