Green pass esteso nelle scuole e nelle Rsa, tra una settimana anche a bar e ristoranti: ecco la linea del governo
La cabina di regia si riunirà dunque la prossima settimana, quando le tempestose acque della maggioranza si saranno placate, forse. In piena campagna elettorale i rapporti tra i partiti sono burrascosi, Salvini sulla lotta al virus appare isolato e l’unica mano tesa è quella del premier: un «eccesso di tolleranza» che irrita i dirigenti degli altri partiti, dal Pd al M5S. Ma se Enrico Letta accusa il segretario della Lega di votare «contro Draghi», a Palazzo Chigi non drammatizzano. Anzi, con buona dose di realpolitik provano a leggerla in positivo. Le ultime mosse e dichiarazioni di Salvini hanno spiazzato il presidente e il suo staff, è vero, ma la cosa importante è che la Lega oggi dovrebbe votare sì al decreto di agosto sul green pass, rinunciando ad astenersi per rincorrere Giorgia Meloni.
Quando ieri Draghi e Salvini si sono parlati al telefono, una volta ancora, il primo ha provato a calarsi nei panni del secondo. Il risultato del colloquio — e di una trattativa che ha coinvolto a vari livelli gli uffici di Palazzo Chigi — è che il governo impugnerà alcuni vessilli leghisti sotto forma di ordini del giorno. In cambio i deputati della Lega si tureranno il naso e daranno il via libera al provvedimento. Ma non finisce qui. «Salvini — suggerisce un ministro — sta facendo tutto questo casino per stoppare l’obbligo vaccinale».
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