Green pass obbligatorio per tutti, privati e statali, da metà ottobre: giovedì il decreto
di Monica Guerzoni, Fiorenza Sarzanini
Le Regioni hanno dato il loro via libera all’estensione, anche per i lavoratori delle imprese private. Fedriga: niente chiusure nemmeno con le fasce gialla o arancione
Green pass obbligatorio per tutti i lavoratori. L’accordo è fatto, il decreto del governo sarà approvato domani. I tecnici di Palazzo Chigi sono al lavoro per portare la bozza del testo alla «cabina di regia» guidata dal presidente del Consiglio Mario Draghi che dovrà decidere se «sdoppiare» il provvedimento partendo dalla pubblica amministrazione per procedere la prossima settimana con le aziende private, oppure far scattare subito la certificazione verde per tutti. Ci sono da sciogliere i nodi legati ad alcune categorie, in particolare enti di regolazione delle attività economiche, società partecipate e studi professionali, ma la scelta è compiuta: a metà ottobre per entrare negli uffici e nelle fabbriche, sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza o per guidare autobus e taxi, bisognerà essere vaccinati almeno con la prima dose da 14 giorni, essere guariti nei precedenti nove mesi, avere un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.
Le Regioni
Il via libera dei governatori arriva con il presidente della Conferenza delle Regioni, il leghista Massimiliano Fedriga, che chiede anche una modifica delle norme in vigore per non far scattare le chiusure dei locali pubblici in caso di passaggio in zona arancione: «I cittadini e le imprese hanno bisogno di certezze e le Regioni si stanno confrontando con il governo per ottenere la garanzia che le attività economiche possano rimanere aperte, per coloro che hanno il green pass, anche nel caso di passaggio in zona gialla o arancione». Chiaro riferimento a bar e ristoranti che, in caso di peggioramento della curva epidemiologica e dunque di un cambio di fascia, sarebbero costretti a chiudere. Anche per questo Fedriga si appella «a tutte le attività economiche, tra cui le cooperative, affinché spronino i propri lavoratori a immunizzarsi».
Metà ottobre
Nel decreto approvato la scorsa settimana è stata fissata al 10 ottobre l’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale per i lavoratori che svolgono mansioni nelle Rsa. È possibile che ci si allinei allo stesso giorno, oppure si lasci tempo fino al 15 ottobre a chi non è vaccinato per poter ricevere almeno la prima dose e così mettersi in regola. Oltre quella data c’è il rischio — evidenziato dagli scienziati — che la curva possa tornare a salire anche per effetto della riapertura delle scuole e del maggior affollamento sui mezzi pubblici e per questo sembra escluso che si possa andare oltre per l’obbligo di green pass.
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