Comunali a Roma: Michetti avanti (36%), Gualtieri insegue ma è favorito al ballottaggio. Raggi al 15,5%, poi Calenda – Il sondaggio
Confrontando i voti attribuiti alle coalizioni con quelli stimati per i candidati si osserva che Michetti e Gualtieri otterrebbero meno voti rispetto alle coalizioni che li sostengono, mentre Raggi e Calenda sono accreditati di un risultato superiore a quello della lista. Quanto al ballottaggio, nell’ipotesi di una sfida tra Michetti e Gualtieri, a differenza di quanto emergerebbe al primo turno le stime danno in vantaggio l’ex ministro per 53% a 47%, grazie soprattutto al voto prevalente di coloro che al primo turno intendono votare per Raggi (75%) e per Calenda (83%). Per i romani il pronostico di chi approderà in Campidoglio è decisamente incerto: quasi uno su due non si sbilancia, il 17% prevede l’affermazione di Michetti, il 15% di Gualtieri, il 13% Calenda e solo il 7% la sindaca uscente.
Cittadini che decidono all’ultimo
In
conclusione, sulla base delle stime dei sondaggi realizzati nelle
quattro principali città chiamate al voto, attualmente a Milano e a
Napoli il candidato del centrosinistra fa registrare un vantaggio netto
sia al primo che al secondo turno, mentre a Torino e a Roma la
situazione appare più incerta, infatti il vantaggio del candidato del
centrodestra al primo turno al momento non è accompagnato dalla garanzia
di una vittoria al secondo turno. La campagna elettorale entra ora nel
vivo e giova ricordare che alle ultime elezioni quasi un elettore su
quattro ha deciso se e chi votare nelle ultime due settimane, quindi le
stime percentuali pubblicate in questi giorni per i candidati e,
soprattutto, per le liste potrebbero differire dal risultato finale.
Giova anche ricordare che, sebbene (comprensibilmente) i commentatori
all’indomani delle elezioni daranno un significato nazionale alle
consultazioni comunali, le rilevazioni ci dicono che la scelta di voto
della maggioranza dei cittadini si baserà sulle priorità e le
aspettative riguardanti il proprio territorio e sulla credibilità dei
candidati locali.
CORRIERE.IT
Pages: 1 2