Vaccino Covid, tutte le risposte a chi è contrario e a chi nutre dubbi
di Margherita De Bac
Andrea Gori, direttore delle malattie infettive del Policlinico di Milano: «Il vaccino Covid non è sperimentale; ecco le risposte alle tante notizie false che circolano su effetti collaterali a lungo termine, mRNA, consenso informato e varianti»
«Premetto. Dieci milioni di italiani non hanno ricevuto neanche una dose. Sono convinto che la maggior parte di loro potrebbero essere convinti, anzi hanno proprio voglia di esserlo», ragiona Andrea Gori, direttore malattie infettive del Policlinico di Milano. Proviamo a smontare una alla volta le «scuse» accampate da no vax ed esitanti.
È un vaccino sperimentale?
«Il reclutamento di uno dei vaccini utilizzati anche in Italia, Pfizer-BioNTech, ha coinvolto 44mila volontari in uno degli studi dalla casistica più ampia nella storia dei farmaci.
L’arruolamento è avvenuto in 15 giorni quando solitamente un anno non è
sufficiente per trovare 2mila persone. Questo per dire quali sforzi
straordinari sono stati messi in campo per dare robustezza ai dati che
poi sono serviti per presentare i dossier di approvazione alle agenzie regolatorie».
I tempi della sperimentazione sono stati abbreviati per favorire le industrie farmaceutiche?
«No, la sperimentazione è stata accelerata perché c’era l’urgenza di
trovare un composto capace di rallentare la corsa della pandemia. Ma
tutto è avvenuto sotto lo stretto controllo delle agenzie regolatorie
del farmaco anche attraverso la verifica di gruppi di esperti
indipendenti. L’analisi dei dati ha seguito il rigore normalmente
previsto».
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