I giustizialisti di cartapesta

Ieri l’altro abbiamo assistito all’intervento del presidente Renzi al Senato in cui ha frustato il Parlamento per il cattivo uso che ha fatto del suo potere di eleggere membri laici nel Consiglio superiore della magistratura e dichiarando che le correnti del Csm sono la causa primaria della sopraffazione giudiziaria sul Parlamento. Il che è vero. Anche se non è tutto.

Comunque, quella di ieri 23 settembre è stata una data importantissima perché è stata messa la parola fine a una delle tante cacce alle streghe che hanno prodotto e riverberato infamie pur di colpire il centrodestra liberale rappresentato da Berlusconi. A questo punto l’opinione pubblica sente l’urgenza di sapere come sono andate davvero le cose: giorno dopo giorno cadono tutti i mattoni dei castelli d’accusa che furono eretti per sbarrare il passo al più votato presidente del Consiglio italiano, espropriando di fatto quote di democrazia alla Repubblica italiana. Quelle accuse totalmente inventate hanno finora permesso di non capire quanto ci fosse di autentico e quanto di teleguidato nel comportamento di alcuni mafiosi. Oggi sappiamo che non c’è stata alcuna trattativa, che i criminali sono tutti morti in galera scontando la loro pena, che lo Stato non si è mai arreso e non ha mai trattato. Ma adesso chi paga l’onere dell’onore calpestato dell’intera Repubblica? Ci si può solo augurare che il prossimo Parlamento, quando finalmente verrà eletto, si assuma anche il compito di restituire la verità rubata.

IL GIORNALE

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