Draghi stringe l’intesa con i sindacati sul decreto infortuni, ma il Patto si ferma qui
Quando si passa ai licenziamenti, alle pensioni e a tutti gli altri dossier spinosi le cose si mettono diversamente. E infatti di questi temi non se ne è parlato. Anche il fuori programma che Draghi si è concesso, garantendo ai sindacati che saranno coinvolti nell’operatività del Recovery, risponde più a un’esigenza di efficienza della programmazione, in questo caso che tutti remino nella stessa direzione e velocemente, che a un’assegnazione di un potere decisionale in capo alle parti sociali. Sul tavolo di palazzo Chigi resta la disponibilità del Governo a un confronto preventivo. Il minimo sindacale si potrebbe dire. In attesa che l’agenda Draghi arrivi alle scadenze prefissate basta questo al Governo. E basta questo anche ai sindacati, timorosi di ritrovarsi fuori da palazzo Chigi nel momento in cui la grande questione del lavoro chiederà risposte e impatterà sugli equilibri di consenso con i lavoratori. Ma il Patto ancora non si vede.
L’HUFFPOST
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