La sbandata di Giorgetti. Intervista surreale del ministro della Lega, sisma sulle elezioni
Primo: il ballottaggio che lui ipotizza a Roma non poggia su nessuna ipotesi mai circolata nei sondaggi (che non possiamo più citare) e quindi si tratta di fantascienza pura. E’ perfino più realistico il contrario: che quello citato da Giorgetti sia lo spareggio per il terzo e quarto posto. Secondo: come ogni politico di lungo corso dovrebbe ben sapere, la percentuale di indecisi è altissima all’inizio del rush finale verso il voto, e si ridurrà assai fra sabato e domenica prossima quando molti di loro avranno scelto chi potrebbe amministrarli meglio.
Poi si riazzera tutto e dipenderà dai candidati, dalla loro credibilità e dalla presa sulla gente il risultato del ballottaggio, che è partita che ormai si gioca in assoluta libertà dai partiti le cui indicazioni da tempo valgono assai poco. Se c’è un ballottaggio nessuna partita ha mai un vincitore predeterminato: abbiamo assistito a un risultato finale che più volte ha stravolto ogni previsione della vigilia. E’ incomprensibile che un leader politico di uno schieramento pensi di partire battuto. Certo, se non si combatte qualsiasi battaglia ha un esito scritto: la resa. Fosse stato questo lo spirito sempre, il centrodestra non sarebbe mai nato e ancora meno sarebbe andato al governo in periferia come al centro. E pure buon governo. Perché non sono mancati uomini e personalità di valore in quelle fila, anche se ogni volta la scelta di qualcuno avrà deluso altri. Come si fa anche solo a pensare che perfino a livello nazionale senza Draghi chiunque approdi a palazzo Chigi butterebbe i soldi dalla finestra?
A parte il bel messaggio dell’Italia che in questo modo si offre all’Unione europea, c’è gente di valore in quello schieramento che non trascorrerebbe le giornate a ordinare champagne con i soldi del Pnrr. E lo sa talmente bene chi guida le forze di quello schieramento, tanto è che già quest’anno il centrodestra ne ha fatto buon uso, mandando ad esempio proprio Giorgetti in uno dei ministeri chiave proprio per la gestione di quei fondi…
IL TEMPO
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