Precipita un aereo privato, fiamme e morti a Milano: un bimbo fra le otto vittime
Mentre ancora la Polaria cercava di risalire ai nomi di tutte le vittime, è stato Cesare Nascimbene a chiamare il 112 in lacrime per comunicare che su quell’aereo c’erano il fratello e il nipote. Pilota e passeggeri erano diretti a Olbia dove il ricco imprenditore aveva una casa e dove ad aspettarli c’era già l’anziana madre, di 98 anni. Erano partiti da Bucarest e si erano fermati a Milano, sembrerebbe per il battesimo del piccolo Raphael, prima di volare in Sardegna.
Quando il Pilatus è partito pioveva già da ore. Il mezzo ha sorvolato Segrate e l’idroscalo, seguendo la regolare rotta prevista, poi ha effettuato una strana manovra come per tornare indietro. La torre di controllo «lo ha seguito fino a un certo punto e dopo ha registrato un’anomalia nella traccia radar, ma dal veivolo non è partito alcun allarme», ha spiegato il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, capo del pool Ambiente, salute e lavoro, che ha coordinato sul posto i primi accertamenti.
Un testimone ha raccontato alla polizia: «Ho sentito uno strano rumore, mi sono voltato. Il motore era già in fiamme quando l’aereo è precipitato». Per questo gli investigatori pensano che l’ipotesi più probabile sia un’avaria del motore, ma è troppo presto per dirlo.
La conferma si cercherà anche nei filmati delle telecamere di videosorveglianza dell’Atm e del vicino parcheggio multipiano. Che ovviamente non sono puntate in alto e non riprendono l’intera dinamica dell’incidente. Solo gli ultimi venti metri percorsi dal veivolo a gran velocità, qualche frazione di secondo. Quelle immagini saranno analizzate fotogramma per fotogramma, alla ricerca di qualsiasi elemento utile per ricostruire quel che è successo.
Un fascicolo per disastro aereo è stato aperto senza indagati dai pm Mauro Clerici e Paolo Filippini, in attesa delle relazioni di polizia e vigili del fuoco. Fino a sera gli agenti della Scientifica hanno raccolto tutte le tracce e i reperti sbalzati via nell’esplosione per centinaia di metri. La conferma dell’identità delle otto vittime potrà arrivare soltanto dal loro Dna.
LA STAMPA
Pages: 1 2