Prefetti, girandola di nomine in arrivo. Ma il braccio di ferro Salvini-Lamorgese blocca tutto
La designazione del nuovo prefetto di Napoli, come sempre in questi casi, innesca un effetto a cascata. E dunque, tra spostamenti e nuove nomine, dovrebbero essere una decina gli interessati. In questi casi il ministro dell’Interno prepara un pacchetto, cerca preventivamente il necessario e informale consenso, poi porta tutto in Consiglio dei ministri.
In questo caso già due Consigli dei ministri (23 e 30 settembre) sono trascorsi invano. La spiegazione ufficiale è che altri provvedimenti impegnativi hanno reso impossibile esaminare il pacchetto Viminale. In realtà, almeno un paio di nodi e la coincidenza con la campagna elettorale in alcune delle città coinvolte nel risiko hanno consigliato prudenza e rinvio della questione.
Il nodo più intricato è Torino. I candidati più forti dovrebbero essere due. Raffaele Ruberto, attualmente prefetto di Caserta, in trent’anni ha girato nove città. Tra cui Torino dov’è stato vicario prima della nomina a prefetto, nel 2017, e l’assegnazione a Reggio Emilia. Il ritorno a Torino da titolare sarebbe la conclusione naturale della carriera.
L’altro pretendente potrebbe essere Attilio Visconti, attualmente prefetto di Brescia dov’era stato nominato due anni fa da Salvini. Benché più giovane, ha un curriculum ampio: nel 1990 fuori ruolo a palazzo Chigi nel Comitato esecutivo per i servizi di informazione e sicurezza (Cesis), poi incarichi al ministero e in Comuni commissariati. Prefetto dal 2010, anch’egli ha già lavorato a Torino come vicario.
Quello su Torino, con la Lega che vorrebbe una golden share sulla nomina, non è l’unico dossier politicamente sensibile. C’è un’altra grande città che attende un nuovo prefetto. All’inizio di agosto Alessandra Guidi, arrivata a Firenze solo otto mesi prima, è stata chiamata da Elisabetta Belloni a farle da vice al Dis, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza che a palazzo Chigi sovraintende ai servizi segreti.
Per Firenze il candidato in pole position sarebbe l’attuale prefetto di Trieste Valerio Valenti, che nel capoluogo toscano ha già lavorato come capo di gabinetto quindici anni fa. Ma pare che alcuni ambienti politici e amministrativi locali storcano il naso.
LA STAMPA
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