Elezioni 2021, i risultati definitivi di comunali, regionali in Calabria e suppletive
di Fabrizio Caccia
A Milano, Napoli e Bologna il centrosinistra ha vinto al primo turno (a Milano con un risultato storico); a Roma e Torino sarà ballottaggio; la Calabria va al centrodestra. Crollo dell’affluenza
ROMA — Si sono concluse lunedì 4 ottobre — con risultati destinati a lasciare ampi strascichi nelle discussioni politiche dei prossimi giorni — le elezioni amministrative in quasi 1200 comuni, le regionali in Calabria, le suppletive in due collegi per la Camera.
Quali sono i risultati definitivi?
In sintesi: il centrosinistra può già festeggiare i suoi tre sindaci eletti direttamente al primo turno: Beppe Sala a Milano, Matteo Lepore a Bologna e Gaetano Manfredi a Napoli. Restano però in bilico Roma e Torino, e la Calabria è andata al centrodestra.
L’affluenza è stata ovunque bassissima : appena il 54,7% per cento degli aventi diritto (dati Viminale) si è recato ai seggi delle Amministrative 2021, contro il 61,6 per cento del 2016 (quando però si votava in un giorno solo). Nelle grandi città quasi un elettore su due è rimasto a casa. Solo in Calabria, dove si è votato per il governatore, non c’è stata flessione.
• Il boom di Sala a Milano
Un altro record l’ha fatto registrare Beppe Sala a Milano.
Sala ha ottenuto il 57,7 per cento, staccando nettamente Luca Bernardo, il candidato del centrodestra, fermo al 32 per cento. Per lui un risultato storico: rispetto al 2016 ha ottenuto la riconferma senza neanche andare al ballottaggio.
A Milano il Pd, col 33,8%, ha preso da solo molti più voti di Lega (10,7), Fratelli d’Italia (9,7) e Forza Italia (7,1): un risultato clamoroso, che permette a Sala di parlare di «risultato storico» e di rivendicare i 40-50 mila voti in più rispetto al 2016, che certificano una vittoria non dovuta all’astensionismo.
• Il risultato di Manfredi a Napoli
A Napoli e Bologna, invece, è stato decisivo il dialogo tra Partito democratico e Cinque Stelle, che hanno visto prevalere alle urne il candidato comune.
A Napoli il nuovo sindaco è Gaetano Manfredi, che col 63% ha stracciato il rivale di centrodestra Catello Maresca (21,7). Manfredi, come detto sopra, era sostenuto da Pd e 5 Stelle e questo fa di Napoli il laboratorio principale dell’asse tra i due partiti.
• A Bologna non c’è stata storia tra Matteo Lepore e Fabio Battistini: Lepore, col 61,9% ha doppiato l’avversario di centrodestra (29,6)
• A Roma si va al ballottaggio
A Roma e Torino, invece, dove le strade di Pd e Movimento 5 Stelle si sono divise, il M5S ha perso entrambi i sindaci in un colpo solo: tra due settimane nella Capitale andranno al ballottaggio il candidato del centrodestra Enrico Michetti (30,3%) e quello del centrosinistra Roberto Gualtieri (27,1%).
Bocciata la sindaca uscente Virginia Raggi (19,4%) e Carlo Calenda, la cui lista è però la prima della città e potrebbe risultare alla fine l’ago della bilancia.
La partita sarebbe chiusa se tutti gli oppositori di Meloni e Salvini si compattassero d’incanto. Ma non è fattibile: non solo per le loro divisioni, ma perché i loro elettorati sono compositi e in parte devieranno verso Michetti.
Raggi, stizzita e risentita, non farà alcuna concessione a Gualtieri e si prepara a guidare l’opposizione a chiunque vinca. Ma è difficile immaginare che il neo leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte non spenda una parola per il suo ex ministro dell’Economia. E Calenda, per quanto ai ferri corti col Pd, potrebbe fare un endorsement personale per Gualtieri, che giudica incomparabilmente migliore di Michetti, senza però chiedere ai suoi elettori di imitarlo.
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