L’altolà di Salvini: “Fascista è mettere fuorilegge i partiti”
Maria Berlinguer
ROMA. A due giorni dall’assalto fascista alla sede della Cgil e del tentativo di attaccare palazzo Chigi e il Parlamento, resta alta la tensione a destra e nella maggioranza. E non ci sarà una mozione unitaria per sciogliere Forza nuova. «Forza nuova è funzionale alla sinistra non alla destra, quello che è successo sabato è funzionale alla sinistra» dice Giorgia Meloni, a Trieste con Matteo Salvini per la campagna elettorale. Mentre il leader della Lega perde la pazienza e abbandona l’evento infastidito dalle domande sul rigurgito fascista , la presidente di Fratelli d’Italia – che a caldo aveva negato la matrice fascista dell’assalto – precisa: «A Roma era Forza Nuova, certo è una matrice fascista, a Milano erano antifascisti, la violenza è sempre violenza o va condannata solo da una parte?». «Non c’è – sottolinea – ambiguità di FdI sui presunti rapporti col fascismo o organizzazioni di estrema destra, l’ambiguità è di chi usa quanto è accaduto per aggredire qualcun altro, come Provenzano».
Ma Fratelli d’Italia voterà le mozioni di Pd, M5S, Leu e Italia Viva per sciogliere il gruppo di Roberto Fiore? Da Roma Fabio Rampelli si sbilancia: «C’è una mozione, noi siamo favorevoli ma penso che la magistratura abbia tutti gli strumenti per stabilire se una formazione debba essere sciolta o no» dice. A stretto giro la precisazione: FdI è pronta a mettere in campo una mozione per lo scioglimento di tutte le forze eversive, non solo di Forza nuova, «a prescindere dal colore». Ci sta lavorando Francesco Lollobrigida in queste ore. Poi dovrà condividerla con gli alleati della coalizione. Ma Matteo Salvini non sembra convinto. «Sento che c’è qualcuno che vuole mettere fuori legge forze politiche, chi parla di fascismo deve ricordarsi che proprio il fascismo nacque mettendo fuori legge chi non la pensava come loro, organizzazioni sindacali e altri», dice dal palco con Meloni che alza il dito come a far intendere che è il suo partito il vero obiettivo. «Fascismo e comunismo sono stati sconfitti dalla storia, non tornano più, in qualche redazione qualcuno si appassiona a questo tema».
Al punto stampa lo show del leader leghista. I giornalisti incalzano la leader di FdI sul rischio fascismo. «E basta, ancora parlare di fascismo, complimenti ai giornalisti italiani, bello parlare di Trieste», sbotta Salvini lasciando la piazza. In serata ospite di “Fuori dal coro” anche Meloni sbotta. «La gente non è cretina. Lo credo che si arrabbia. E si arrabbia senza essere fascista» dice tornando sul tema del Green Pass. «Dire che la gente non può lavorare perché non ha un lasciapassare del governo o debba vedere sensibilmente diminuito il suo stipendio se non ha un lasciapassare del governo, lo capiamo che è una cosa enorme? Mi sono stufata di questa cosa di Fn. Forza nuova la può sciogliere il governo se vuole» dice tornando ad accusare il vicesegretario Pd Beppe Provenzano di voler sciogliere la sua forza politica.
Intanto il 20 ottobre saranno discusse al Senato le quattro proposte presentate da Pd, Leu, M5s e Italia Viva per lo scioglimento di Forza nuova e dei movimenti neofascisti. Si va dunque verso una guerra delle mozioni e l’ennesima spaccatura della maggioranza.
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