America, la guerra civile perenne

Come giudica la leadership globale degli Usa sul Covid?
«Sul piano internazionale hanno avuto un ruolo molto migliore dell’Europa, ad esempio appoggiando l’idea di liberalizzare la produzione dei vaccini. Sul piano interno è stata una catastrofe, siamo uno dei peggiori hotspot globali. Non è colpa di Biden, ma di un serio problema culturale. La resistenza massiccia ai vaccini esiste anche in Europa, ma è più forte negli Usa. È localizzata nell’estrema destra del Sud, gli Stati confederati della Guerra civile, schiavisti e fortemente repubblicani, più Idaho, Wyoming e Montana».

Come bisogna rispondere?
«La gente che rifiuta il vaccino dovrebbe isolarsi, per decenza. Se vuoi, hai la libertà di far male a te stesso, ma non agli altri. Abbiamo l’obbligo dei vaccini per andare a scuola, non si capisce perché il Covid dovrebbe fare eccezione. Se i no vax rifiutano di isolarsi, vanno adottate misure più forti».

La divisione culturale è più ampia di quella sui vaccini. Perché è così profonda?
«La Guerra civile non è mai finita. Il compromesso delle leggi Jim Crow ha consentito al Sud di continuare a fare come voleva, ristabilendo la schiavitù fino al Movimento per i diritti civili. Allora i repubblicani con Nixon hanno iniziato la strategia meridionale, appoggiando razzisti e suprematisti. Non lo dicevano apertamente, ma Trump ha rotto questo tabù. I bianchi sono in declino demografico e le tensioni sono destinate a peggiorare».

Trump prepara la candidatura nel 2024, e il documentarista Ken Burns ha equiparato le condizioni attuali a quelle della Guerra civile. Vede questo rischio?
«Potrebbe esserci. Gli Usa sono un Paese violento. Ci sono milizie armate pesantemente, più della polizia. Finora sono state sotto controllo, ma dopo il 6 gennaio non sappiamo come tornerà a esplodere quella rabbia».

Superare le disuguaglianze economiche può essere una soluzione?
«Secondo uno studio della Rand, il neoliberalismo di Reagan ha trasferito 50 trilioni di dollari dalla classe media e lavoratrice a una minoranza ricchissima. Biden cerca di ripristinare politiche leggermente socialdemocratiche ispirate al New Deal, ma i repubblicani e la destra democratica si oppongono. Perciò le possibilità di approvarle sono basse».

Così l’America rischia il declino?
«Sul piano militare ed economico restiamo dominanti, ma se guardi ai temi sociali domestici, gli Usa hanno seri problemi. Potrebbero distruggersi da soli, internamente. È una possibilità. La vera minaccia al potere americano».

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