Seggi deserti nella Capitale, sindaco di Roma scelto da 4 gatti
Da queste colonne vi abbiamo dimostrato la nostra preferenza per il candidato del centrodestra, Enrico Michetti. Dovesse prevalere nelle urne il suo avversario, Roberto Gualtieri, sarebbero le regole delle democrazia e a quelle sempre ci inchiniamo. Ma per l’uno o per l’altro partire senza l’appoggio di quattro cittadini su cinque o giù di lì, sarebbe amaro trionfo e certo non preludio di quella guida serena di cui questa città avrebbe bisogno. Oltre ad essere naturalmente un pessimo biglietto da visita nei confronti dei turisti provenienti da tutto il mondo: il comandante in capo della città eterna voluto sì e no da quattro gatti. Avreste preferito altri candidati? Legittimo. Siete anche delusi perché quello scelto al primo turno – Carlo Calenda o Virginia Raggi – non ce l’ha fatta e quindi lasciate perdere? Sappiate che uno dei due restati in campo prenderà comunque tutte le decisioni più importanti che toccano la vostra vita da cittadini. Fossi in voi una scelta comunque la farei, che vi consenta di fare la voce grossa al momento buono e anche di ritirare il consenso quando ce ne sia l’occasione. Non è arma micidiale, ma qualche forza ha mostrato di avere sempre. Dimettendosi da cittadini ora quella possibilità non ci sarà più. Pensateci, e ancora il tempo per fare un salto al seggio per dimostrare orgogliosamente di esistere e di tenere a questa città, c’è…
IL TEMPO
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