Green pass, il leader dei portuali di Trieste: “Le immagini sono chiare”. La verità sullo sgombero con gli idranti
“Siamo stati sempre pacifici. Non abbiamo bloccato nessun varco del porto di Trieste, chi voleva lavorare ha lavorato. Eravamo lì per dimostrare che i nostri diritti vanno rispettati. La nostra libertà non ha mai prevaricato la libertò di chi sceglieva di andare a lavorare”. Il leader della protesta dei portuale Stefano Puzzer contro il green pass parlando con l’inviato di Quarta Repubblica, la trasmissione condotta da Nicola Porro su Rete 4, ripercorre le tappe di una giornata di grande tensione. Nella puntata di lunedì 18 ottobre Puzzer commentato lo sgombero deciso dalla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, con idranti e cariche delle forze dell’ordine. “Fino a questa mattina alle 8.30 chi ha voluto lavorare lo ha fatto, sono passati anche dei camion. Se qualcuno si fosse fatto male sarei distrutto, ma siccome non è successo lo dico serenamente: mi sono chiesto perché sia successa una cosa del genere. Non c’era nessun motivo, solo gente pacifica, bambini, famiglie. Quando abbiamo visto” che le forze dell’ordine si sono schierate “noi portuali ci siamo impegnati a far sedere tutti proprio perché nessuno trovasse un modo o una scusa per dire che loro potessero sentirsi attaccati”, è la versione di Puzzer che parla con la voce roca al termine di una giornata lunga e difficile. “Siamo stati raccolti da terra e nessuno si è permesso si inveire” contro la polizia, “le immagini sono chiare”. In serata la delegazione dei portuali ha incontrato il prefetto di Trieste. “Vedremo il Ministro Stefano Patuanelli”, ha annunciato Puzzer.
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