Da oggi parte la nuova tv: come verificare e cosa fare per adeguarsi alle nuove norme
Tutti pronti per lo switch-off? Ormai ci siamo, è arrivata la rivoluzione digitale di cui si parla da tempo. Da oggi per vedere la tv bisognerà adeguarsi alle nuove regole e sicuramente risintonizzare i nostri televisori. Ma niente paura, non sarà difficile continuare a vedere i nostri canali preferiti. Se da oggi ne vedrete alcuni oscurati, ecco cosa bisognerà fare. Da stamattina comincia la prima fase di quello che viene definito lo switch-off del digitale terrestre», che prevede il passaggio dall’attuale standard DVB-T al nuovo DVB-T2.
Un processo di transizione che si concluderà nel 2023, ma che affronta già un primo passo già oggi, appunto. Ma perché siamo costretti a questo cambiamento? Bisognerà sostituire il televisore, o l’impianto dell’antenna? Sarà possibile vedere i nuovi canali?
Proviamo ad aiutarvi un questa prima fase. Secondo quanto deciso dall’Unione Europea, già da tempo, in Italia e in tutti i Paesi membri verrà liberata una parte della banda a 700MHz, in favore della rete 5G per il traffico dei dati sugli smartphone. Significa che le emittenti tv dovranno adottare lo standard DVB-T2 per le trasmissioni con codifica High efficiency video coding (Hevc).
L’attuale offerta di canali resterà inalterata, ma questi saranno trasmessi in HD nel formato Mpeg-4 (mentre ora sono trasmessi in codifica Mpeg-2). Come previsto dal governo, alcune emittenti televisive hanno deciso volontariamente di iniziare a trasmettere in Mpeg-4 alcuni canali tematici.
In particolare Rai e Mediaset, che hanno previsto il cambiamento di trasmissione per 15 canali: In casa Rai sono Rai 4 (canale 21), Rai 5 (canale 23), Rai Movie (canale 24), Rai Premium (canale 25), Rai Gulp (canale 42), Rai Yoyo (canale 43), Rai Storia (canale 54), Rai Sport+ HD (canale 57) e Rai Scuola (canale 146). Per Mediaset. invece, TgCom24 (canale 51), Italia 2 (canale 66), Boing Plus (canale 45), Radio 105 (canale 157), R101 TV (canale 167), Virgin Radio TV (canale 257).
Per il momento, quindi, si potrà continuare a vedere i canali generalisti (come Rai 1 o Canale 5) e chi possiede una tv ad alta definizione (HD) non dovrà cambiarla. Il vero «salto» tecnologico avverrà per fasi, dalla fine di quest’anno fino a giugno 2022, a seconda della regione in cui si risiede.
Sono state infatti individuate quattro macro-aree geografiche in cui lo switch off scatterà con tempi diversi: Sardegna (Area 1); Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, tranne la provincia di Mantova, provincia di Piacenza, provincia di Trento, provincia di Bolzano (Area 2); Veneto, provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, tranne la provincia di Piacenza (Area 3); Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche (Area 4); Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania (Area 1B). Ma come faccio a capire se il mio apparecchio è già aggiornato? I televisori adatti sono sicuramente tutti quelli acquistati dal primo gennaio 2017. Per quelli acquistati tra il 2010 e il 2017, occorrerà controllare la capacità di ricezione consultando il manuale o testando i canali HD. I televisori acquistati prima del 2010 non sono in grado di supportare lo standard, e occorrerà cambiarli. Sarà possibile vedere i nuovi canali anche acquistando un decoder con sincronizzatore DVB-T2, da collegare al televisore. Non sarà necessario intervenire sull’impianto d’antenna.
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