Lamorgese chiama Roberto Maroni a presiedere la Consulta contro il caporalato

L’ex ministro dell’Interno Roberto Maroni presiederà la Consulta per l’attuazione del Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento in agricoltura e del caporalato. L’insediamento al Viminale, alla presenza dei ministri dell’Interno Lamorgese, del Lavoro Orlando, delle Politiche agricole Patuanelli e del presidente del Consiglio nazionale di Anci Enzo Bianco. “Un grande onore”, il commento di Maroni.

Il commento del neopresidente –E’ per me un grande onore assumere la presidenza della Consulta contro il caporalato. Un onore e un impegno che voglio portare avanti con tutta l’energia necessaria per dare vigore al protocollo d’intesa ed alla Costituzione che all’articolo 1 riconosce il diritto a lavoro come principio fondamentale di ogni essere umano”. Così Roberto Maroni, nuovo presidente della Consulta, all’insediamento dell’organismo al Viminale.

“C’è – ha riconosciuto Maroni – molto da fare, gli sfruttatori sono sempre in agguato e condivido la strategia che si articola in iniziative molto concrete, a cominciare dalla mappatura del territorio per acquisire dati sui fabbisogni dei Comuni con la programmazione e realizzazione degli interventi di prevenzione di ogni forma di sfruttamento lavorativo”.

“Dobbiamo – ha proseguito l’ex ministro dell’Interno – fare squadra attraverso il coinvolgimento di prefetti, sindaci, associazioni della società civile, organizzazioni rappresentative di aziende agricole e lavoratori. La scorsa settimana a Milano – ha ricordato – c’è stata la prima condanna sul caporalato per i rider con una sentenza che ha sanzionato l’intermediazione illecita: e’ un messaggio importante che fa ben sperare”.

La reazione della Lega – Fonti della Lega esprimono “grande soddisfazione” per la nomina di Roberto Maroni nella consulta anti-caporalato del Viminale, disposta dal ministro Lamorgese.

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