Covid, allarme per la nuova ondata di contagi: terze dosi in Gran Bretagna. Stop al lavoro in Russia
Il Regno Unito sfiora i 50mila contagi in un giorno e in inverno rischia di raggiungere 100mila casi quotidiani, tuttavia, nonostante il pressing degli esperti sull’esecutivo di Boris Johnson per reintrodurre restrizioni, il ministro della Sanità Sajid Javid ha annunciato che «in questo momento» non scatta il cosiddetto «piano B». La pressione su sistema sanitario non è «insostenibile», ha detto Javid, lanciando un appello a vaccinarsi a chi non lo abbia fatto e a chi può ricevere la terza dose. In Russia, che insieme al Regno Unito traina i contagi in Europa, Vladimir Putin ha annunciato uno stop dei lavoratori non essenziali per una settimana, dal 30 ottobre al 7 novembre, per far restare a casa quante più persone possibile e contrastare la diffusione del virus.
Intanto gli Stati Uniti si apprestano a vaccinare i bambini dai 5 anni in su. Il Regno Unito continua a registrare dati record: nelle ultime 24 ore sono stati 49.139 i nuovi casi rilevati e 179 i decessi; e il numero totale di nuovi casi nell’ultima settimana è aumentato del 17,2% rispetto al totale della settimana precedente, mentre quello delle vittime del 21,1%. «Questa pandemia non è finita», «il virus resterà con noi a lungo e rimane una minaccia» e l’inverno costituisce «la più grande minaccia», con il numero dei contagi che potrebbe arrivare a 100mila al giorno, ma il governo del Regno Unito non applicherà il cosiddetto «piano B» per il Covid-19 «in questo momento», ha detto Javid riferendosi al piano presentato dall’esecutivo a settembre in vista dell’inverno, che dovrebbe scattare in caso di eccessiva pressione sul sistema sanitario.
Nel Paese circa 1’80% degli over 12 ha ricevuto due dosi di vaccino e le terze dosi sono disponibili per milioni di persone, fra cui tutti gli over 50, ma secondo i critici la campagna per le terze dosi sta procedendo più lentamente del virus. In Russia i tassi di mortalità per il virus continuano a salire da settimane, mentre quelli di vaccinazione arrancano: sono circa 45 milioni i russi completamente vaccinati, cioè più o meno un terzo della popolazione.
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