Terza dose di vaccino: a chi spetta il «potenziamento» e quanto può durare l’effetto?

Con quali vaccini vengono effettuati i richiami o le terze dosi?
Sempre con Pfizer o Moderna, indifferentemente, per tutti i vaccini. Sono gli unici prodotti utilizzati ora in Italia.

Il richiamo potenzia l’effetto del primo ciclo vaccinale?
È proprio un potenziamento della risposta del sistema immunitario che può anche superare il livello di «difesa» raggiunto con le due dosi iniziali.

Quanto dura l’effetto del potenziamento?
Non lo sappiamo ancora. Ci sono due incognite principali: non si conosce quanto duri nel tempo l’immunità e non si sa come cambierà il virus. Se muterà poco, probabilmente i vaccini potenziati basteranno per diversi anni, se il SARS-CoV-2 dovesse continuare a cambiare, è possibile si dovrà fare un nuovo vaccino tra un anno.

La terza dose si è resa necessaria per l’arrivo della variante Delta o per il calo di efficacia vaccinale?
È stata anticipata a causa della Delta, perché, essendo molto più trasmissibile, riesce a contagiare anche i vaccinati (con percentuali molto basse rispetto ai non vaccinati). Questo ha cambiato lo scenario. Probabilmente a un certo punto i richiami sarebbero stati comunque necessari, ma magari più avanti.

Qual è il profilo di sicurezza dei richiami?
Non è ancora del tutto noto. Ema li ha approvati per tutti, mentre l’agenzia regolatoria americana (Fda) solo per alcune categorie (i più fragili).

*Ha risposto Antonella Viola, immunologa dell’Università di Padova.

CORRIERE.IT

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