Imprese, la pandemia accelera la digitalizzazione delle Pmi italiane: superate Francia e Germania

«La parola d’ordine è multicanalità – continua Gianluca Stamerra – gli imprenditori hanno capito che è necessario avere più canali di comunicazione col cliente, che ha aspettative sempre più digitali in merito ai servizi offerti. Per questo è importante differenziare la loro presenza online. A fare da discrimine il tipo di business, che porta l’azienda a orientarsi verso uno specifico canale di comunicazione». Una prospettiva evidenziata dai dati sull’utilizzo dei social media per scopi aziendali: in Francia e Germania meno del 60% delle aziende ha dichiarato di ritenere l’uso dei social media importante per il business. Solo il 40% utilizza canali di vendita online per i propri prodotti, contro il 58% delle aziende italiane.

I nuovi arrivati

Un altro indicatore del rapporto classifica le aziende in quattro categorie basate sull’effettivo utilizzo delle risorse digitali. Il dato italiano spicca su quello degli altri mercati per percentuale di aziende definite l’Italia Digital Starters (22%). Imprese “giovani”, sul mercato da non più di quattro anni, che sebbene abbiano un livello di digitalizzazione sotto la media hanno una grande predisposizione per essa, e si affidano agli strumenti digitali come driver fondamentale per la loro crescita.

LA STAMPA

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