Il primo passo delle riforme

In un’ottica pluriennale, il Governo ha poi anche annunciato per il 2023 e 2024 un’imponente riduzione delle imposte, pari a circa 3 punti di PIL, e investimenti per diverse centinaia di miliardi. Sono buone notizie se realizzate, ma gli italiani ormai credono poco agli annunci di riduzione delle imposte che dovranno essere fatte da un Governo e da un Parlamento diverso da quello che le annuncia. Sembra invece mancare, alla legge di Bilancio, lo spirito riformatore che molti si aspettavano. È vero che le riforme tecnicamente non si inseriscono nella legge di Bilancio, ma i nostri partner europei si aspettano dal Governo in carica imponenti riforme in termini di concorrenza, pubblica amministrazione, giustizia civile. Per realizzare il PNRR e continuare a ottenere prestiti e sussidi europei, dobbiamo approvare in fretta queste riforme, non annunciare riduzioni di imposte future. Altrimenti il periodo del “dare ai cittadini” rischierà di finire prima del previsto. —

LA STAMPA

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