Dall’1 novembre cambia la revisione auto: cosa succede
Stefano Damiano
Nuova “brutta” notizia per gli automobilisti. Dopo l’obbligo di fare la polizza RC anche sui veicoli e ciclomotori fermi nel proprio cortile o parcheggio di cui si è parlato in un precedente articolo de IlGiornale.It, arriva ora anche l’aumento (fortunatamente di poco più di 10 euro) sulla revisione auto.
A partire dal primo novembre, difatti, per avere il certificato sul corretto funzionamento meccanico del veicolo non si pagheranno più 66,88 euro, ma 79,02 euro (quindi 12,14 euro in più) se la revisione è fatta in un’autofficina autorizzata, mentre sarà di 54,95 euro (con un aumento di 9,95 euro) se il controllo sarà effettuato presso la motorizzazione civile.
L’aumento era stato deciso già un anno fa ma poi messo da parte essendo in piena pandemia; ora, però, il rincaro è reso ufficiale ed andrà ad incidere sugli oltre 15milioni di autovetture stimate circolanti nel nostro Paese. A supporto è stato destinato un bonus da 4milioni di euro che, però, calcolatrice alla mano andrà a toccare coprire solo 400mila revisioni ministeriali (poco meno del 3% del totale).
La revisione è un controllo sul mezzo in circolazione, in particolare di tipo meccanico sui freni, alle sospensioni, alle luci, alla frizione, alle emissioni di gas. Il controllo deve essere effettuato con cadenza prestabilita in base all’anzianità del mezzo: per le autovetture nuove la prima revisione si ha dopo 4 anni, rispettando il mese in cui l’auto è stato immatricolata; successivamente la cadenza è biennale.
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