Cop26, intesa tra Cina e Usa sul clima: «Biden e Xi lavoreranno insieme»

di Sara Gandolfi

Kerry: «Usa e Cina hanno molte differenze, ma sulla lotta al cambiamento climatico «non hanno altra scelta che collaborare»

desc img

DALLA NOSTRA INVIATA
GLASGOW — E alla fine parlarono i cinesi. A sorpresa, ieri pomeriggio, quando ormai la giornata alla Cop sembrava chiusa con un quasi nulla di fatto, il capo dei negoziatori di Xi Jinping è uscito dall’ombra è ha annunciato una «Dichiarazione congiunta con gli Stati Uniti per il rafforzamento dell’azione climatica», che include impegni per la riduzione delle emissioni di metano, la protezione delle foreste e l’uscita graduale dal carbone. Quasi un accordo storico, visti i venti da guerra fredda che soffiano sul Pacifico fra le due super potenze, a riprova che le trattative sul clima non seguono gli stessi percorsi della geostrategia globale.

Xie Zhenhua ha spiegato ai giornalisti che «entrambe le parti riconoscono che vi è un gap fra gli sforzi attuali e gli obiettivi dell’Accordo di Parigi» e per questo l’iniziativa bilaterale prevede regole «concrete e pragmatiche». Nel testo messo online in serata, i due Paesi si impegnano a collaborare alla Cop26 per «un risultato ambizioso, equilibrato e inclusivo in materia di mitigazione (minore emissioni), adattamento e sostegno finanziario» e più in generale ad «adottare misure rafforzate per aumentare le ambizioni» entro il 2030. La Cina afferma che «farà del suo meglio per accelerare» i suoi piani per ridurre il consumo di carbone nella seconda metà di questo decennio. E per la prima volta si allinea agli Usa per ridurre le emissioni di metano e accetta di condividere la tecnologia.

Ribadendo il principio delle «responsabilità comuni ma differenziate», tanto caro a Pechino, l’inviato di Xi ha ricordato che quest’anno i due Paesi hanno avuto «circa 40 meeting virtuali per raggiungere questo accordo». Quindi ha sottolineato che il mercato globale della CO2 sarà «molto utile» nel taglio delle emissioni, ma questo implica una questione negoziale che «non è stata ancora risolta».

L’inviato degli Usa per il clima John Kerry, che in un’intervista al Corriere durante la pre-Cop di Milano aveva auspicato un simile accordo, gli ha fatto eco subito dopo affermando che Cina e Stati Uniti, essendo «i due più grandi emettitori di CO2, devono indicare la via». Non ha negato «le differenze», ma ha sottolineato che la dichiarazione «è un passo in avanti su cui costruire». Nell’incontro con i giornalisti, immediatamente successivo a quello di Xie (i due negoziatori non si sono neppure incrociati in sala stampa), Kerry ha ribadito che l’obiettivo resta quello di contenere il riscaldamento globale entro il tetto di 1,5° in più rispetto all’era pre-industriale e che Biden e Xi «vogliono lavorare insieme» su questo.

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.