Il conto della pandemia in terapia intensiva: 28 mila euro a ricovero

Tutto questo, al giorno. Complessivamente parliamo di poco più di 28 mila euro. Moltiplicate questa somma per i 24 pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive del Piemonte, 423 in Italia, e avrete una stima attendibile dell’impegno economico. «Naturalmente la durata del ricovero varia da paziente a paziente in base all’età, al quadro clinico e a un’altra serie di fattori – precisa il dottor Giovanni La Valle, direttore generale della Città della Salute -. La durata della degenza può arrivare a 25 giorni, così come risolversi in meno di una settimana». Resta la sostanza. A maggior ragione, considerato che il costo delle terapie intensive, dove oggi approdano prevalentemente persone non vaccinate, si somma a quello delle subintensive e dei ricoveri nei reparti ordinari. «Ogni livello ha un costo, in proporzione – aggiunge La Valle -: anche nelle Medicine di urgenza». Personale, farmaci, apparecchiature.

Un altro capitolo, sempre per quanti hanno contratto il Covid, rimanda alla terapia con anticorpi monoclonali (a proposito: quelli di nuova generazione, in distribuzione nei centri di riferimento, sono stati testati in vitro per coprire anche le varianti). «Vanno somministrati in fase precoce, entro cinque-sei giorni al massimo dall’insorgenza dei sintomi, e in alcuni casi, ad esempio gli immunodepressi, a scopo preventivo – spiega il professor Giovanni Di Perri, primario di Malattie infettive all’ospedale Amedeo di Savoia di Torino -. Il fattore-tempo è imprescindibile. Si ricorre a questo genere di terapia proprio per evitare il ricovero: con una sola infusione il rischio si riduce dal 50 all’80 per cento». Il costo varia dai 1.500 ai 2 mila euro: 450 i pazienti già trattati in Piemonte, oltre 200 all’Amedeo.

LA STAMPA

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