L’avviso di Mattarella: anche Leone come Segni era contrario al bis

Ma aveva anche qualche altro aspetto di rispecchiamento con Leone, il suo ricordo di ieri, a vent’anni dalla scomparsa. Le sottolinea il profilo di giurista, com’è lui stesso, e la grande «sensibilità istituzionale», mirata sempre «all’interesse generale». Numerose le occasioni nelle quali si mostrò uomo delle istituzioni: dalla fedeltà ai valori dell’antifascismo al rispetto della Costituzione, dal contrasto a ogni autoritarismo alla scelta di dimettersi per rispetto del ruolo che ricopriva dopo aver subìto una campagna di stampa «invereconda».

L’incarico al quale venne chiamato portò alla definizione di Leone «uomo solo». E, aggiunge, «forse la solitudine è coessenziale alla funzione di presidente della Repubblica. Ma nessun uomo è solo se sceglie di mantenere la sua libertà, avendo come limite l’obbedienza alla propria coscienza».

Infine, un ulteriore parallelo. Mattarella osserva come il ruolo di un servitore dello Stato porta, nei momenti di difficoltà o stallo «dalle conseguenze imprevedibili» a mostrare «saggezza e conciliazione». Leone, rammenta, seppe «soccorrere il sistema politico per superare contrasti e per consentire un ordinato e democratico funzionamento delle istituzioni». Giusto come si è sforzato di fare lui stesso negli ultimi difficilissimi tre anni.

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