Mauro De Mauro, è suo il corpo ritrovato nella grotta sull’Etna? La procura apre un’inchiesta

Le indagini di De Mauro su Mattei

Il cronista, che stava partecipando alla stesura della sceneggiatura del film del regista Francesco Rosi, Il caso Mattei, sarebbe giunto a scoprire la verità non soltanto sul sabotaggio dell’aereo, ma anche sull’identità dei possibili mandanti e cioè Stefano Bontade, Giuseppe Di Gristina e don Tano Badalamenti, il boss di Cinisi che fece uccidere Peppino Impastato. Ancora una volta saltò fuori un collaboratore di giustizia, Francesco Di Carlo, oggi deceduto, che raccontò di avere origliato una discussione fra Bontade e Riina in cui dicevano che l’ordine di eliminare De Mauro fosse giunto da Roma. Di Carlo non ne aveva mai parlato prima nei tanti processi dove avrebbe potuto farlo. Perché? Perché non gli era mai stata posta la domanda, disse. Secondo i giudici, dietro quei ricordi improvvisi potevano esserci interessi personali che ne picconavano la credibilità. E così quello di De Mauro è ancora oggi un delitto senza colpevoli. I parenti, una volta appreso del giallo della grotta, si aggrappano alla speranza di potere piangere e pregare su una tomba. E non sono gli unici. In tanti hanno iniziato a telefonare ai finanzieri di Catania per avere informazioni. Di persone scomparse o vittime della lupara bianca sono purtroppo piene le cronache.

CORRIERE.IT

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