Dualismo Meloni-Salvini. Giorgia critica il Pass. Matteo non chiude al voto

Insomma l’ipotesi voto anticipato non è del tutto esclusa. Né dalla Meloni, con un partito in buona tenuta nei sondaggi, né da Salvini che per il motivo opposto vuole consolidare un bottino che altrimenti potrebbe essere ancora più eroso. Ed è sempre in chiave elettorale che può essere letta la volontà del capo del Carroccio di battere sul tasto delle pensioni. Dire sì la taglio della burocrazia e delle tasse, ormai non basta per distinguersi. D’altronde è da tempo che la Lega vuole mettere il cappello sul superamento «indolore» di quota cento e farne così un tema da campagna elettorale. Ed ecco l’ultima idea che lo stesso Salvini proporrà a Draghi nel corso del prossimo incontro (già in agenda): consentire di andare in pensione a 63 anni con 41 anni di contributi.

L’ipotesi del voto anticipato, quindi, resta aperta. E la Meloni avverte il suo alleato: «Salvini premier? Potenzialmente siamo tutti candidati, ma il premier lo sceglieranno gli elettori».

IL GIORNALE

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