L’asse tra Draghi e il mondo cattolico per blindare il reddito di cittadinanza

Proprio ieri papa Francesco ha celebrato la Giornata mondiale dei poveri. Secondo l’ultimo Rapporto Caritas 2 milioni di italiani hanno avuto bisogno di aiuto per tirare avanti nel 2020, l’anno del Covid. Metà di loro, il 44%, non aveva mai avuto necessità di un pacco alimentare o di chiedere il pagamento di una bolletta. Era stata la Comunità di Sant’Egidio a lanciare l’allarme in piena pandemia, dichiarando di aver consegnato, tra marzo e ottobre 2020, due volte e mezzo il numero di pasti che normalmente porta a chi ha bisogno. «Abbiamo spiegato al presidente che ora le cose vanno meglio – racconta Impagliazzo – Nell’ultimo periodo i nostri centri di distribuzione di cibo e aiuti agli indigenti registrano una diminuzione di richieste pari almeno al 40%». Il perché della ripresa è stato condiviso con Draghi e riguarda soprattutto il comparto turistico della ristorazione, e dei servizi alla persona: «La gente è tornata a lavorare, soprattutto chi aveva contratti precari». La crisi però non è finita, e la coda violenta rischia di colpire soprattutto i giovani, costretti alla didattica a distanza e «a un futuro incerto dopo un vuoto di relazioni scolastiche lungo mesi». Però, secondo Impagliazzo, i dati dell’economia dimostrano che «almeno parzialmente» si è rimessa in moto, come tutti i presenti all’incontro hanno riconosciuto al premier: «E lui era contento di sentirselo dire».

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