Italia Viva fibrilla, Renzi teme il caos sul voto per il Colle
Alessandro Di Matteo
Matteo Renzi ostenta sicurezza rispetto alle voci di malumori nel suo partito, ma il leader Iv ha molto chiaro quanto sia delicato l’equilibrio nel suo partito. L’ex premier ha capito perfettamente che non è scontata la tenuta dei suoi gruppi parlamentari, al momento del voto per il Quirinale. Al di là degli eventuali addii di una pattuglia di parlamentari – di cui si parla molto nei corridoi del Palazzo in questi giorni – il punto è la compattezza dei gruppi Iv, che potrebbe saltare in caso di un suo accordo col centrodestra per il Colle. Ipotesi che a tanti non piace e che – realisticamente – potrebbe portare molti a disobbedire, nel segreto dell’urna.
Renzi, racconta un parlamentare, da giorni rassicura che non ci sarà una “mossa del cavallo”, per usare una formula a lui cara, che porti Iv all’alleanza con la destra. Anche su Facebook, ieri, l’ex premier ha chiarito: «Dicono che Italia Viva ha fatto l’accordo con Salvini e dimenticano che se non c’è il governo del Papeete, quello dei pieni poteri, è grazie alla nostra scelta del 2019». Le fughe da Iv le esorcizza ricordando che «siamo pieni di prenotazioni per la Leopolda» e sul Colle assicura: «Dicono che arriveremo divisi alle votazioni per il Quirinale e dimenticano che lo avevano già profetizzato ai tempi della crisi: non è andata proprio così».
Da allora, però, sono successe molte cose, Iv continua ad annaspare attorno al 2% nei sondaggi e non a caso Maria Elena Boschi, sabato sera, ha fatto una dichiarazione per dire che «Italia Viva sta creando la casa comune dei riformisti e dei liberali in Europa e in Italia». Una «casa comune» che dovrebbe servire innanzitutto a rassicurare i tanti parlamentari preoccupati di non avere neanche la possibilità di una rielezione alle prossime politiche. Soprattutto c’è l’inchiesta sulla fondazione Open e lo strascico infinito di polemiche, su cui la Boschi, a In Onda su La7, chiosa: «E’ in corso un processo mediatico, ci sono già passata con Banca Etruria». E’ un quadro che mette in agitazione parecchi, tanto che uno dei parlamentari Iv – già qualche settimana fa – avrebbe confidato ad un interlocutore: «Temo che questo progetto politico sia ormai finito…».
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