Manovra, dal Fisco alle pensioni: l’argine del premier ai partiti e al sindacato
Per fare tutto questo non sarebbero sufficienti nemmeno il doppio delle risorse a disposizione. Il rischio è che per accontentare tutti non resti nulla di visibile. L’ipotesi di scuola da cui partirà Palazzo Chigi è quella di destinare sei miliardi alle buste paga del lavoro dipendente, due al lavoro autonomo, al quale potrebbe essere concesso un taglio orizzontale dell’aliquota. «Non a tutte le imprese, ma almeno a quelle piccole e medie», spiega una fonte di governo sotto la garanzia di non essere citata. La Finanziaria per il 2022 vale complessivamente trenta miliardi, a disposizione per le ulteriori modifiche del Parlamento non sono previsti più di cinquecento milioni. Più di tanto Draghi non potrà allargare la borsa più di tanto. Ieri la numero uno della Bce Christine Lagarde ha spiegato che l’inflazione sta crescendo, e che il tempo delle vacche grasse a carico delle banche centrali sta finendo. Se Draghi concedesse più del dovuto, metterebbe a repentaglio anche la trattativa in Europa sulla revisione del Patto di Stabilità. E poco importa se nel frattempo finisse per occupare le stanze del Quirinale.
LA STAMPA
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