Zona gialla, quattro regioni a rischio a novembre

di Adriana Logroscino

In quattro regioni preoccupano i dati sull’andamento dell’epidemia: Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Liguria e Valle d’Aosta, più Bolzano. Il contagio è in «grave peggioramento» secondo l’Associazione italiana di epidemiologia

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Il Friuli-Venezia Giulia rischia di andare in zona gialla già lunedì 22 novembre. Veneto e Provincia di Bolzano corrono il medesimo rischio per il lunedì successivo. Il contagio potrebbe crescere vorticosamente anche in Liguria e Valle d’Aosta. Tra due settimane, secondo l’Associazione italiana di epidemiologia, che rileva «una situazione epidemica in grave peggioramento», in tutte e cinque queste regioni si potrebbe superare il livello di guardia di 250 positivi su 100 mila abitanti.

Cifre da zona rossa, fino a un anno fa. Ma che ora vanno incrociate con il numero di ricoveri. In altre otto regioni il contagio accelererebbe fino a 150 positivi su 100 mila abitanti: oggi la media nazionale è 78. Previsioni a parte, al momento il primo passaggio, in giallo, rischia di essere imminente per il Friuli: l’incidenza settimanale è già a quota 233, i letti occupati sono oltre la soglia di allarme in intensiva (11%) e pericolosamente vicini al livello di guardia negli altri reparti (13%).

Più grave la situazione relativa al contagio in Alto Adige: l’incidenza settimanale è addirittura sopra 300 e negli ultimi giorni sono salite le percentuali di ricoverati Covid, raggiungendo l’8% in intensiva e il 13% in area medica. Altro osservato speciale è poi il ben più popoloso Veneto, terza regione per incidenza settimanale (115,3) con percentuali di posti letto occupati ancora sotto soglia (6% in rianimazione, 4% in area medica).

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