Renzi vince il primo round in Senato “Ci vogliono indebolire sul Quirinale”
Invita perciò i suoi a tenere duro. «C’è uno spazio enorme di tutti quelli che non vogliono stare con i sovranisti, ma neanche con i populisti grillini». Lo dice a chi l’ha seguito nell’avventura di Italia Viva, ma anche a chi freme dalla voglia di scaricarlo. «Nei giorni scorsi è successa una cosa: in Europa, Letta e i Cinque Stelle si sono fidanzati in casa ufficialmente. Ecco, quando si andrà a votare – nel 2022 o nel 2023 – io in una coalizione con i sovranisti non ci sto. Dall’altro lato il Pd deve decidere. Diceva “mai con i Cinque Stelle” e poi si fidanzano. Io ho l’impressione che se va con i Cinque Stelle, perde».
Sul Quirinale tiene coperte le carte. Non si esprime sull’attuale premier. «Draghi è il perfetto Presidente del consiglio fino al 2047, ma sarebbe anche un ottimo presidente della Repubblica… o Presidente del consiglio europeo». E s’infuria quando legge le confidenze di Gianfranco Micciché, il berlusconiano di Sicilia con il quale ha appena fatto un accordo per l’isola. Ne discende un fuoco pirotecnico di conferme e smentite. Micciché: «Mi ha detto che, se a Berlusconi dovessero mancare solo quelli, i voti di Italia Viva sarebbero garantiti». Renzi: «Leggo che sa già cosa voterà Italia Viva. Mi scappa da ridere». E ancora Micciché: «Certo che confermo che Renzi avrebbe detto sì alla mia richiesta. D’altro canto, chiunque incontro facendo la stessa richiesta, sta dicendo di sì…».
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